MANUELA PLASTINA
Cronaca

Maltempo a Grassina: "Rischiava di annegare. L'ho salvata ma non sono un eroe"

Il racconto del soccorritore: "La mia vicina era rimasta incastrata fra i mobili spinti dalla furia dell’acqua"

Nicola Presciutti

Bagnoa Ripoli (Firenze), 22 agosto 2022 - Non vuole essere chiamato eroe, anche per la signora Emanuela è diventato il suo angelo. Colui che ha visto nascere nella casa accanto e che oggi ha 50 anni, le ha salvato la vita nel nubifragio di Ferragosto che si è abbattuto sulla sua casa inondandola di acqua e fango. All’interno c’era lei, incastrata tra i mobili trascinati dalla furia dell’acqua esondata dal vicino torrente. Lui si chiama Nicola Presciutti. I suoi genitori vivono da sempre in una casa all’angolo tra via del Pian di Grassina e borgo Bartolini, proprio accanto a Emanuela. "Io abito a poca distanza – racconta Nicola –. Ero andato a controllare le condizioni del garage, sapendo che i miei erano al sicuro stando al piano rialzato".

Ma quando è arrivato, sua mamma gli ha detto: "Sento la vicina lamentarsi". "L’ho chiamata: rispondeva. Era bloccata in casa" ricorda Nicola. Tra la parete del giardino e la casa si era creata una vasca di acqua e fango penetrato anche dentro. "Ho fatto ciò che 30 anni da soccorritore alla Misericordia di Antella mi hanno dato come istinto: mi son tolto i vestiti e in mutande mi sono buttato". Il portone di ferro non si apriva, ma accanto c’è una porta provvisoria ancora non ultimata nei recenti lavori di ristrutturazione. "Mio padre mi ha dato una mazza e l’ho sfondata".

Il tutto al buio . "Seguivo la voce di Emanuela. In casa c’era un metro e mezzo di acqua che trascinava i mobili da una stanza all’altra". La signora era sommersa fino al collo coi piedi incastrati sotto un divano. "L’ho raggiunta, mi sono immerso e son riuscita a liberarla. Si è aggrappata a me e alla cieca siamo riusciti a uscire". I suoi genitori se ne sono presi cura. Nessuna ferita per fortuna, almeno fisica: non sarà facile riprendersi dallo shock e la paura. "E’ la prima volta che salvo una persona che conosco - dice Nicola -. Ma so di tante persone di Grassina che hanno aiutato altri in quella terribile serata".

Ora Emanuela è ospite della figlia. Ma tante altre famiglie non possono tornare nella casa inagibile. Il Comune ha lanciato un appello: servono 4 appartamenti arredati per accogliere nuclei di 2-3-4 persone per un periodo da 1 a 3 mesi. Preferibile se sono a Grassina, Antella e Ponte a Ema. L’affitto sarà pagato dal Comune.