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Ma c’è chi dice no L’artigiano di Scandicci "Per me solo spese in più Mi sento discriminato"

Lo sfogo del titolare di una ditta di impianti che risiede fuori dal comune: "Dovrò cambiare tutti i veicoli e mi chiedo: i fiorentini inquinano forse meno?". Poi l’affondo: "Facciamo girare l’ecomonia cittadina, perché trattarci così?"

Nel corso degli anni ha lavorato in Austria, Olanda, a Roma, Lucca, Viareggio e naturalmente a Firenze. E paradossalmente per lui che ogni giorno è costretto a mettersi in macchina per raggiungere il posto di lavoro è più semplice e veloce arrivare per esempio in Versilia che magari a Fiesole.

"Con lo scudo verde la situazione si aggraverà ulteriormente" non usa mezzi termini Paolo Pagliarani, titolare di Pagliarani Impianti srl con sede a Scandicci. Con lui lavorano sette dipendenti specializzati in impianti idraulici per per necessità devono raggiungere quotidianamente il capoluogo toscano.

"La nostra giornata di lavoro comincia alle 7.30 e alle 8 siamo già in macchina per dirigerci verso i vari cantieri che abbiamo in più zone, soprattutto a Firenze città" racconta Pagliarani che punta subito il dito contro la viabilità.

"Da Scandicci per arrivare a Fiesole per esempio, l’ultima volta, ho impiegato 50 minuti. Viale dei Colli in alcune ore è impraticabile, Ponte all’Indiano e Ponte alla Vittoria sono perennemente intasati. Al nodo ingorghi, bisogna aggiungere che per ogni accesso nel centro di Firenze devo mandare un messaggio che mi costa un euro e vale tre ore. Se per caso ci tocca uscire e rientrare, magari per prendere un attrezzo, e sforiamo le tre ore dobbiamo rimandare un altro messaggio".

Poi il titolare della ditta con sede a Scandicci guarda al futuro: "Con lo scudo verde, e quindi con le 81 porte telematiche in arrivo, le nostre condizioni peggioreranno ulteriormente. Il costo di ingresso aumenterà, anche se ci auguriamo che qualcuno ci illustrerà al più presto i dettagli che ancora non conosciamo, e con il tempo saremo costretti a sostituire i nostri mezzi di trasporto".

Pagliarani quindi chiede "un disegno complessivo e non messaggi e informazioni a spot perché tutti noi abbiamo bisogno di organizzare il nostro lavoro quotidiano". "Io vivo a Scandicci ma mi sento fiorentino a tutti gli effetti – prosegue -, davvero non capisco questo tipo di discriminazione. Con provvedimenti del genere sembra quasi che gli automobilisti che vivono a Firenze non inquinano e noi sì. Ci tengo a ribadire che con le nostre prestazioni contribuiamo all’economia cittadina a tutti gli effetti, non meritiamo un trattamento del genere. Sono a sostegno di ogni iniziativa che possa servire alla salvaguardia dell’ambiente e vada nella direzione dell’innovazione ma non si può non tenere conto di chi lavora".

Rossella Conte