CHIARA OTTAVIANI
Cronaca

L’ultimo saluto a Marco Acciai: "Non scorderemo mai il tuo sorriso"

Tanti amici, parenti e conoscenti al funerale del 21enne morto nello schianto al casello di Rosignano. Le compagne di classe: "Farò sempre tutto ciò che mi rende felice, proprio come mi hai insegnato tu".

L’ultimo saluto a Marco Acciai: "Non scorderemo mai il tuo sorriso"

La madre di Marco Acciai stringe al petto la foto del figlio, piange in disparte mentre la bara viene portata davanti all’altare e circondata di fiori. Intorno a lei ci sono familiari e amici: una grande folla, accorsa ieri alla chiesa di Santo Stefano in Pane per dare l’ultimo saluto al ventunenne rimasto ucciso nell’incidente di domenica scorsa avvenuto al casello di Rosignano.

Ci sono abbracci e lacrime, ma anche rabbia. Gli amici si stringono in gruppo, si fanno forza con pacche sulle spalle e carezze sul viso. Nessuno ancora vuole crederci. Nessuno vuole crederci. La bara viene ricoperta di fiori: una rosa bianca viene messa accanto alla foto di Marco. "Non ci vogliamo rassegnare al dolore pensando che possa essere alleviato, ma dobbiamo vivere, è ciò che avrebbe voluto Marco", dice il parroco rivolto ai familiari. "Niente vi potrà mai separare dal suo amore. Finora lui ha vissuto con voi, d’ora in poi vivrà dentro di voi".

Il rito prosegue tra i singhiozzi dei presenti. "A 21 anni non si può morire così, vogliamo sapere cosa è successo", balbetta una donna mentre si asciuga il viso. nel silenzio della navata, si fanno avanti anche due compagne di classe di Marco, che dal fondo della chiesa arrivano all’altare con una lettera in mano. Vogliono ricordarlo insieme e stringersi attorno a lui ancora una volta.

"Ti ricorderemo con il tuo sorriso timido e con lo sguardo tenero, grazie per averci fatto conoscere la tua dolcezza e le tue fragilità – dicono –. Oggi ci siamo riuniti tutti per il tuo ultimo viaggio, ed ancora una volta tu sei qui con noi. Sei e sarai sempre qualcosa di speciale, non ti dimenticheremo mai"

E ancora: "Grazie a te oggi sono una persona migliore, e farò sempre tutto ciò che mi rende felice, proprio come mi hai insegnato tu". I genitori di Marco sono in prima fila: la sclera degli occhi increspata di rosso per le troppo lacrime, le mani l’una stretta all’altra. Stringono forte al petto alcuni amici di Marco. La madre, sull’altare, dedica a loro poche ma toccanti frasi: "Non troviamo le parole per ringraziarvi di essere qua, vi sono grata per la vostra vicinanza, per ogni gesto, ogni parola, perfino una lacrima per noi è stata una boccata d’aria in un momento così tremendo. Vi dedichiamo il nostro abbraccio, quello della famiglia e della sua amatissima ragazza. Marco aveva scelto voi, e se l’ha fatto era perché vi amava".

A concludere la messa è una canzone, suonata con la tromba da un grande amico di Marco, che ha deciso di salutarlo così. I genitori si avvicinano alla bara, si stringono per l’ultima volta al loro figlio mentre viene portato via. Dietro di loro lasciano una chiesa colma di persone, che si abbracciano ed escono in silenzio. Infine, il dolore dei tanti compagni del giovane: non si rassegnano, cercano un spiegazione dove una spiegazione molto probabilmente non ci sarà mai. "È una grande perdita, difficile da accettare, lascia un vuoto impossibile da colmare".