
Bus sostitutivi messi a disposizione da Trenitalia dopo lo stop dei treni
Nessun treno e bus insufficienti: viaggiare in Alto Mugello è sempre più complicato. Dal 14 marzo le frane hanno fermato i treni da Borgo San Lorenzo a Marradi. E questo è un grave disagio per tutta la popolazione, per chi studia e per chi lavora, e anche per il settore turistico. In particolare Marradi, in questi anni colpito da quattro alluvioni e da un terremoto, ha nel trasporto ferroviario l’unico modo per uscire dall’isolamento e dalle difficoltà di percorrenza dei passi montani. A far piovere sul bagnato c’è stata anche una grossa frana, all’altezza della frazione di Casaglia, che ha interrotto la strada 302 Brisighellese-Ravennate, che collega Borgo San Lorenzo a Marradi e a Faenza. Regione e Città metropolitana hanno fatto i salti mortali per riaprire il collegamento, e ce l’hanno fatta. Un mese fa la strada ha riaperto. Ma pendolari e amministrazioni locali lamentano un disservizio.
Si attendeva che fosse attivato un servizio di bus sostitutivi. Ma le corse erano e sono pochissime, addirittura nessuna nei giorni festivi. I sindaci di Marradi e Palazzuolo, appena usciti gli orari, si sono attivati per chiedere incontri con Regione e Trenitalia per l’implementazione delle corse. Ma niente è cambiato. "Con la riapertura della strada da Casaglia – dice Silvia, marradese che lavora a Borgo San Lorenzo - tutti speravamo in un servizio funzionante. Così non è stato, i bus non sono sostituitivi, ci sono pochissime corse, alcune con orari inutili. Viene da pensare di doversene andare da Marradi, perché senza collegamenti, in un luogo come il nostro, non sono garantiti alcuni diritti, quello al lavoro, ma anche quello alla salute dato che molte persone devono andare a Borgo San Lorenzo o Firenze per il medico di base o per visite". Gianni si è trasferito a Marradi molti anni fa.
"Prima – dice amareggiato - hanno via via tolto alcune corse dei treni, adesso un servizio bus quasi inesistente. Chiaro che in una situazione del genere, questi paesi vadano a scomparire". Maria Isabella ha addirittura perso il lavoro, "non potendo recarmi a Firenze negli orari in cui dovevo". E c’è chi si è fatto ospitare, come Federica, che lavora a Pontassieve: "Da più di un mese mi ospita una collega, parto la domenica sera da casa e rientro il venerdì". Triberti, sindaco di Marradi, alza la voce: "Abbiamo richiesto incontri, presentato una proposta di nuovi orari, concordandola con il Comitato Pendolari. Ora serve una risposta, perché va bene sentirsi dire che c’è disponibilità a modificare e implementare il servizio, ma ora questi bus vanno messi in strada".