Rompono la vetrina del negozio, entrano e rubano il cassetto della cassa, pochi secondi e sono fuori. Con questa tecnica, sempre la stessa, sono stati derubati quattro esercizi commerciali nel giro di due settimane a Campo di Marte. "Siamo sotto attacco": a denunciare la situazione Francesca Conti Turchi, presidente del centro commerciale naturale Pacinotti Mille. "Abbiamo diritto alla sicurezza e non possiamo essere costretti a pagare di tasca nostra per averla". Presumibilmente sempre gli stessi uomini, due stranieri in ciabatte e pantaloncini con il volto scoperto. "Hanno preso di mira questa via, forse per la mancata sorveglianza o la scarsa illuminazione, ma i negozianti ormai non dormono più". Porte rotte e registratori di cassa spaccati, spiega Marco Rossi, proprietario di un bar preso di mira due volte in poco tempo, sono i danni peggiori. "I ladri vengono sempre di notte, quindi trovano al massimo un centinaio di euro. La seconda volta hanno preso soltanto il cassetto degli spicci, ma intanto per riparare ai danni ho dovuto spendere quasi 2000 euro". La pizzeria dove lavora Alessandro Casi è in cima alla via: "Non abbiamo telecamere e il nostro ingresso è poco illuminato di notte, quindi eravamo una preda perfetta". Anche qui stessa tecnica e stesso bottino: il cassetto è poi stato ritrovato vuoto sotto un albero, in un parco poco distante dalla pizzeria.
"Abbiamo la triste percezione di vivere in un posto che non è più sicuro – sottolinea Mario Zippitelli, proprietario di una ferramenta – noi non abbiamo ancora subito furti ma dobbiamo aspettarci di essere i prossimi? C’è paura ogni volta che abbassiamo la saracinesca". Vittima dei ladri anche Giacomo Sorte, proprietario di un ristorante cinese. A dare l’allarme anti ladri sono stati i dipendenti che abitano sopra il locale. "Intorno alle 4 hanno sentito dei rumori, si sono affacciati ed hanno visto un uomo uscire dal ristorante con il cassetto della cassa sotto braccio".
I negozianti si chiedono a chi di loro toccherà la prossima notte. "Vorremmo solo che qualcuno ci proteggesse – dice Claudia Salimbeni, proprietaria di una farmacia – da soli non possiamo fare nulla".