
Un medico in servizio (Foto di repertorio)
Firenze, 11 novembre 2021 - E’ esploso il bisogno di salute dei toscani, dopo le fasi acute della pandemia. Da settembre la richiesta di visite ed esami è letteralmente esplosa, aumentata del 30% rispetto agli stessi mesi del periodo pre Covid, nel 2019. In una situazione in cui le aziende sanitarie, chiamate a risparmiare per rientrare della spesa, sono state costrette a tagliare. Il modello competitivo dell’Asl Toscana centro che consentiva, coinvolgendo i privati, di smaltire una gran parte di esami diagnostici è stato sospeso dal mese di ottobre. Solamente ieri, data la situazione, la Regione ha permesso di sbloccare 750mila euro per dare fiato alle liste d’attesa.
Ci siamo messi nei panni di un cittadino che, con la richiesta in mano – ricetta rossa perché il medico di famiglia in quel momento non poteva fare la dematerializzata – prova a prenotare. Impossibile farlo online perché serve la prescrizione dematerializzata. Ci siamo attaccati al telefono chiamando tutti i call center del centri di prenotazione Cup in Toscana. Una sfacchinata di cinque ore per un risultato deprimente. Abbiamo notato che per la consulenza cardiologica (che si compone di visita specialistica, elettrocardiogramma ed ecodoppler) da fornire in tempo breve (entro 10 giorni) ogni azienda ha un sistema diverso. Anche per la gestione delle urgenze e per la priorità da dare ai residenti nella zona.
CUP ASL TOSCANA CENTRO (055.545454) Abbiamo provato a chiamare alle 9.15, 9.47, 10.06, 10.10, 10.26, 10.38, 10.51, 11.02, 11.11 ottenendo sempre la stessa risposta: l’invito a riprovare in un altro orario a causa dell’intenso traffico. Alle 13.28 l’abbiamo spuntata quasi esultando: siamo in coda, al numero 88 e aspettiamo fino alle 13.44. Rispondono e spiegano che nel caso di urgenza la visita dovrà essere prenotata direttamente dal medico seguendo il percorso di fast track (il percorso veloce che dà appuntamento nel giro di 72 ore). Per le differibili brevi, entro dieci giorni, la prima disponibilità è ampiamente fuori dal termine: 21 gennaio all’Istituto fiorentino di analisi Viciani, altrimenti l’11 gennaio a Montecatini, il 14 a Prato, il 18 alla Misericordia di Sesto. Riattacchiamo alle 13.55. Dopo cinque ore dalla prima chiamata abbiamo appreso che una visita che dovrebbe essere fatta entro dieci giorni, si potrà fare a Montecatini tra due mesi.
CUP DI SIENA (0577.767676) Al primo tentativo alle 10.15 spiegano di attendere per non perdere la priorità acquisita, restiamo in apnea e dopo 8 minuti cade la linea. Riproviamo alle 10.24, alle 10.53, alle 11.10, alle 11.40 e alle 11.54 pregati di riprovare più tardi a causa dell’intenso traffico. Ci arrendiamo.
CUP DI GROSSETO (0564.972190 DA FISSO) Tentativi alle 10.22 (nessuna risposta), 10.23 (occupato), 10.25 (nessuna risposta); alle 10.26 parte il nastro che invita a non desistere, alle 10.30 rispondono che i residenti hanno la priorità, la prima disponibilità è per il 18 febbraio a Castel del Piano, a Grosseto non prima di aprile.
CUP DI AREZZO (800.575.800 DA FISSO) Va meglio, si fa per dire. Al secondo tentativo (alle 10.39) rispondono: per la consulenza cardiologica c’è posto a maggio 2022, per la visita cardiologica di base il 26 gennaio al San Donato di Arezzo, altrimenti il 17 novembre a Subbiano.
CUP LIVORNO E VIAREGGIO (0586.223333) Tentativi falliti alle 10.54, 11.13, 11.14, 11.24, 11.26. Il telefono o è occupato o non risponde, addirittura in due occasioni la Tim avvisa che il numero non è attivo (?).
CUP DI PISA (050.995995) Si danno da fare. Alle 10.58 è occupato, alle 11.02 si entra in attesa, alle 11.04 rispondono controllando tutte le disponibilità della Toscana: spunta un appuntamento per il giorno successivo all’ospedale di Pescia per quello dopo a quello di Empoli. Ma perché all’Asl centro non li hanno visti?
CUP LUCCA (0583.970000) Dopo cinque tentativi, tra le 11.30 e mezzogiorno, lasciamo perdere.
CUP MASSA E CARRARA (0585.493797) Risposta alla prima alle 11.26 poi un’attesa di 18 minuti attaccati alla cornetta. Per la priorità entro 10 giorni c’è posto a gennaio a Fivizzano. Però l’operatore cerca ovunque: un posto il 20 gennaio a Cisanello di Pisa, a Lucca, Livorno, Empoli e Massa dopo l’11 gennaio.
Un bel rebus. Questa è la sanità, bellezza.