Sanità, il silenzioso calvario delle liste d’attesa. 'Ho rischiato la vita'

Continuano ad arrivare le segnalazioni al nostro giornale da cittadini che devono fare i conti con l’allungamento dei tempi per visite o esami

Il controllo di un neo da un dermatologo: un lettore è dovuto ricorrere ai privati

Il controllo di un neo da un dermatologo: un lettore è dovuto ricorrere ai privati

Firenze, 6 novembre 2021 - Agende chiuse o appuntamenti che vengono fissati dopo mesi. Con la conseguenza di spingere tanti cittadini a rivolgersi alla sanità privata. Continuano le segnalazioni inviate la nostro giornale da cittadini di Firenze e dintorni che devono fare i conti con l’allungamento delle liste d’attesa.

"Sono andata giovedì scorso in farmacia per richiedere con ricetta medica la prima disponibilità per un’ecografia urgente alla spalla – ci racconta Alvuela Franco –. Risposta: lista d’attesa di tre mesi. Non potendo assolutamente aspettare, visto anche il fortissimo dolore quotidiano e notturno, ho risolto con un esame a pagamento il giorno dopo".

"Avevo bisogno di una visita per un neo sospetto, che mi è stata prescritta dal medico di base il 30 settembre scorso – ci scrive un’altra cittadina che preferisce restare anonima -. Nonostante la scritta ’urgente’ presente sulla ricetta la prima visita disponibile passando dal Cup era il 29 ottobre a Borgo San Lorenzo. Sono quindi andata da un privato e meno male perché mi hanno intimato di togliere il neo entro 72 ore".

"Il medico di base mi ha fatto una prescrizione di Rx ai talloni – ci segnala un’altra fiorentina – ma non c’è posto fino a gennaio, quindi per il momento non mi resta che tenermi il dolore e aspettare". "Da agosto scorso ho cercato di prenotare una visita oculistica per mio figlio che avrei voluto fare prima dell’ingresso a scuola – spiega ancora una nostra lettrice – ma non sono riuscita a trovare posto, nonostante un’infinità di telefonate. Al Cup mi dicevano che tutte le liste erano già piene e chiuse. Solo dopo due mesi e mezzo di tentativi andati a vuoto sono riuscita a trovare un posto, comunque per il prossimo mese di gennaio".

Sul tema interviene anche il vicepresidente del consiglio regionale, Marco Stella (Forza Italia). "In Toscana oltre il 60% delle prestazioni sanitarie sfora i tempi prestabiliti per le liste d’attesa. Dati che stanno peggiorando nel tempo, sia per gli esami strumentali che per le visite specialistiche: in due casi su tre la tempistica non è rispettata – dice –. I settori inadeguati dal punto di vista della tempistica, sono diventati 29 su 47, il 62%, in aumento rispetto allo scorso anno. Le indicazioni nazionali - ricorda Stella - stabiliscono che un sistema sanitario è ‘promosso’ se l’80% delle prestazioni richieste viene erogato nei tempi corretti. In Toscana, invece, questo avviene solo per il 38% delle prestazioni, meno della metà, e questo è un bel problema. Ci sono alcuni casi limite come i 24 mesi per la mastectomia o i 20 per una protesi d’anca artificiale a Careggi. È vero che nel 2020, causa Covid, sono saltati 63mila interventi chirurgici in tutta la regione, a cui sommare quelli dei primi mesi del 2021, ma la situazione è preoccupante".

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