LISA CIARDI
Cronaca

Oculistica, che tempi lumaca. "La visita? Passi fra un anno"

La denuncia di un lettore di 85 anni: "Chissà se sarò ancora in vita". Ma l’uomo non è il solo, in redazione fioccano i casi di attese infinite

Oculistica, che tempi lumaca. "La visita? Passi fra un anno"

Firenze, 9 giugno 2023 - La visita oculistica? Il prossimo 30 aprile. A denunciare l’ennesimo caso di attese infinite, causate dall’ingolfamento delle liste d’attesa per esami e visite mediche, è un cittadino di Firenze, il signor Gabriele Falcone, classe 1938, che ha contattato il nostro giornale per raccontare la propria disavventura. "Vi invio – ha scritto in una lettera – copia di un esame del fondo oculare che dovrei effettuare il 30 aprile del 2024. Vi sembra giusto che una persona diabetica, insulino-dipendente, per effettuare un semplice esame del fondo oculare debba aspettare undici mesi (se è ancora vivo)? Traete voi le osservazioni opportune".

La prenotazione, fatta il 25 maggio, prevede effettivamente una visita all’ospedale di Camerata della Ausl Toscana Centro per il 30 aprile. E purtroppo, non si tratta di un caso isolato. Solo pochi giorni fa alla nostra redazione si era rivolta un’altra paziente che, a seguito di gravi disturbi motori, era stata messa in lista d’attesa per alcuni esami neurologici al Cto.

La signora aveva raccontato come, nonostante i suoi solleciti, solo dopo l’aggravamento, due cadute e il relativo ricovero al pronto soccorso fosse riuscita ad accelerare i tempi, ottenendo finalmente una diagnosi, purtroppo, di sclerosi laterale primaria. Il problema peraltro non riguarda solo Firenze. In tutta la Toscana, dopo il Covid, il numero delle richieste di prestazioni sanitarie è esploso e sta continuando a crescere, anche nel 2023.

Così il problema delle liste d’attesa, che esisteva già prima della pandemia, è esploso. Per fare qualche esempio, in Toscana, dal 2019 al 2022, le richieste per visite specialistiche di primo accesso sono aumentate del 24,6%, la domanda di accertamenti di diagnostica strumentale del 31%. Ancora più netto il balzo in avanti di tac e risonanze magnetiche: +48,19% e +56,29%. Per porre un argine, l’assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini e il direttore Federico Gelli, stanno lavorando a una delibera dedicata all’appropriatezza delle prescrizioni, per evitare visite ed esami non necessari.

Il documento ribadisce l’importanza di una presa in carico da parte degli specialisti, anche per la prenotazione degli esami, senza rinviare al medico di famiglia. Nel frattempo occorre però anche dare risposta a chi di quegli accertamenti ha davvero bisogno. Come il signor Gabriele Falcone che, con i suoi 85 anni e tanti disturbi, non dovrebbe certo essere costretto ad aspettare undici mesi per un esame.