ROSSELLA CONTE
Cronaca

L’incubo delle auto spaccate A Porta al Prato i residenti assoldano la vigilanza privata

L’avvocato Matino, presidente del Comitato: "Spaccio e furti, la situazione è critica". San Jacopino a ruota e in Oltrarno le passeggiate della salute. L’affondo di Nardella. .

di Rossella Conte

"Nonostante lo sforzo delle forze dell’ordine, la situazione nel nostro quartiere è ancora estremamente critica. Sono aumentate le condotte aggressive e illecite poste in essere dai malviventi che gravitano nella zona. Non solo spaccio, ma, pressoché tutte le notti, finestrini rotti delle auto parcheggiate, anche introducendosi nei garage privati dei vari condomini, al fine di sottrarre oggetti di qualsivoglia valore". E’ un post dell’avvocato Giovanni Matino, presidente dell’associazione Leopolda Viva, che raccoglie residenti dell’omonimo quartiere, a due passi da Porta al Prato, a innescare la decisione forte: affidarsi ad un’impresa di vigilanza per sorvegliare l’area che va da Largo di Porta Leopolda sino alla rotonda posta in fondo a via Michelucci fino al 25 aprile.

Al termine della sperimentazione gli abitanti decideranno se prolungare o meno il servizio. L’attività in buona sostanza funziona così: due guardie giurate, ogni notte, nella fascia oraria 22-6, effettuano tre passaggi cercando di prevenire qualsiasi comportamento che possa costituire lesione o minaccia alla sicurezza e all’ordine pubblico: un deterrente pagato dai residenti.

Sulla scia dell’Associazione Leopolda Viva anche il comitato Cittadini attivi San Jacopino, a seguito dell’ondata di raid degli ultimi due mesi, sta seriamente pensando di ingaggiare delle guardie. "Abbiamo preso contatti con l’Associazione Leopolda Viva e ci siamo informati sui costi – sottolinea il presidente Simone Gianfaldoni -, una situazione del genere non è più sostenibile. Riparare un’auto è dispendioso". Proprio di questo si parlerà venerdì 21 aprile al Circolo Pescetti di via Bellini nel corso di un’assemblea, promossa dal Comitato, alla quale parteciperanno rappresentanti delle forze dell’ordine e del Comune di Firenze.

Se anche in piazza Vittorio Veneto stanno pensando di arruolare dei vigilantes, nella zona dell’Oltrarno il comitato Cittadini per Firenze da alcune settimane ha dato il via "alle passeggiate della salute" un modo per tenersi in forma e dare un occhio al territorio troppo spesso preda di balordi soprattutto di sera.

"Crediamo che il presidio sociale sia fondamentale soprattutto contro atti vandalici e inciviltà" dice il presidente Simone Scavullo. Mentre in via Palazzuolo abitanti e commercianti hanno dato vita a un gruppo WhatsApp tramite il quale le segnalazioni sono precise e puntuali. Sull’argomento interviene a gamba tesa il sindaco Nardella: "I cittadini sono esasperati, soprattutto in quelle zone. Non è giusto che si debbano organizzare in forma privata, anche perché se dovessero succedere degli scontri sarebbe un fatto gravissimo. Deve essere lo Stato a dare delle risposte. Chiedo che le forze dell’ordine mettano come priorità nell’agenda della sicurezza la questione dei finestrini spaccati, dei furti alle auto. Non è accettabile che arrivino decine e decine di denunce al giorno su questo fronte". D’altronde, constata il sindaco, "i quartieri e le zone si conoscono. È necessario, dunque, un presidio h24 che impedisca questi atti inaccettabili. A mio avviso c’è anche un’organizzazione a delinquere, ci sono estremi per aprire un’indagine che guardi anche all’associazione a delinquere". Sul punto, il sindaco precisa di voler esprimere un’opinione personale ma, osserva, "questi non sono fatti sporadici, c’è una vera e propria rete e quindi bisogna colpire questa rete di criminali che sta rendendo la vita impossibile a centinaia e centinaia di cittadini". Di qui la richiesta di un presidio continuativo delle strade più vulnerabili: "Lo dico con tutto il rispetto verso le forze dell’ordine, che fanno un grande lavoro – specifica Nardella – ma anche con grande chiarezza, perché un fenomeno del genere non era noto fino ad alcuni mesi fa".