
Tutti parlano del David di Michelangelo ma lei no, preferisce raccontare la dea della bellezza. "Drusilla preferisce Venere" è il titolo dello spettacolo-conversazione che ha visto Drusilla Foer, la più elegante e acuta delle artiste, dialogare con la storica dell’arte Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia. L’evento si è tenuto ieri sera al museo fiorentino davanti a un nutrito pubblico. L’"eleganzissima" icona di stile ha raccontato il suo amore per il dipinto "Venere e Cupido" che si trova alla sinistra del David e fu realizzato nel 1533 circa da Jacopo Carucci, detto il Pontormo, ispirandosi ad un cartone preparatorio di Michelangelo. Drusilla con la sua colta e raffinata ironia, ha deliziato il pubblico raccontando proprio di Venere, dea della bellezza e dell’amore, creatura immortale, madre di Cupido e del mito di "Amore e Psiche", tratto dalla favola di Apuleio. Per farlo si è avvalsa delle immagini che li raffigurano, non solo di Pontormo ma anche di Bronzino e di altri artisti.
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