
Il report di Legambiente
Firenze, 9 maggio 2025 - "In Toscana, lo stato chimico delle acque superficiali è buono solo per il 55%, rimane ancora da lavorare per il raggiungimento dell'obiettivo per la totalità delle acque al 2027". E' quanto emerge dalla quarta edizione del Forum energia Toscana, organizzato da Legambiente, alla Borsa Merci di Arezzo. "Nella nostra regione, i dati degli enti di monitoraggio e controllo delle acque evidenziano criticità che riguardano anche le sostanze chimiche - dichiara in una nota Federico Gasperini, direttore Legambiente Toscana -. Da una parte c'è il tema ambientale che riguarda il raggiungimento dello stato buono per tutte le acque al 2027, dall'altra c'è anche l'aspetto più importante della salute pubblica poiché anche gli inquinanti emergenti, possono risalire le catene alimentari". A conclusione del Forum Acqua, tenendo conto dei principi di prevenzione e precauzione, Legambiente ritiene che "i distretti produttivi debbano rendere più sostenibili le filiere in vista dell'entrata in vigore delle nuove normative. Si chiede che siano intensificati i controlli, finanziati gli studi e le ricerche sul campo per incrementare il livello di conoscenza dello stato di contaminazione rispetto agli inquinanti emergenti, per trattare le criticità prima che il problema ambientale diventi anche sanitario". Il Forum Acqua Toscana è stato aperto da Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana, Marco Sacchetti assessore ambiente e ciclo delle acque Comune di Arezzo e Massimo Guasconi, presidente della Camera Commercio Arezzo-Siena e Unioncamere Toscana. La prima sessione è stata dedicata alla qualità chimica della risorsa idrica in ambito industriale, tra buone pratiche e scenari futuri. Hanno partecipato Isabella Bonamini, dirigente tecnico dell’Autorità di distretto Appennino Settentrionale, che si è occupata dello stato ambientale dei corpi idrici superficiali e sotterranei e del piano di festione delle Acque 2021/27; Pietro Rubellini, direttore generale Arpat, che ha approfondito i dati specifici regionali sulla qualità delle acque; e Luca Lucentini, direttore centro nazionale sicurezza acque, Iss, con un focus su dedicato alla salute. La sessione successiva, invece, è stata dedicata da una parte agli inquinanti emergenti dei corsi d’acqua e al loro impatto sulla salute della cittadinanza e dall’altra, alle buone pratiche e alla partecipazione di università, aziende e associazioni.