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Le querce non fanno limoni . Il nuovo libro di Chiara Francini

Domani mattina alla Ubik Rinascita di Sesto Fiorentino l’autrice presenterà il suo romanzo

L’attrice e scrittrice Chiara Francini

L’attrice e scrittrice Chiara Francini

Attrice di teatro e di cinema ma anche autrice di diversi bestseller. Chiara Francini, in veste di scrittrice, sarà protagonista di un atteso incontro alla Libreria Rinascita Ubik di Sesto Fiorentino in piazza Ginori domani a partire dalle 11. L’occasione sarà la presentazione del suo ultimo libro “Le querce non fanno limoni“ da poco uscito per i tipi di Rizzoli e che sta già raggiungendo grandi risultati. Con lei dialogherà Fulvio Paloscia, con un intervento anche di Simona Zoppo del Club Jane Austen della libreria sestese. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti ma è gradita la prenotazione (055440107, [email protected] o sui canali social, Facebook e Instagram, della libreria).

La più recente ‘creatura letteraria’ di Chiara Francini, nata a Firenze ma poi cresciuta a Campi Bisenzio, territorio raccontato anche in molti suoi libri, è un romanzo epico, intimo e corale che attraversa cinquant’anni di storia italiana, tra la Seconda guerra mondiale e gli anni di piombo. Una storia di Resistenza, "di passioni, di famiglie scucite e ricucite, di lotte che lasciano cicatrici, ma anche la forza di stare in piedi". Nonostante tutto.

Protagonista del libro è Delia, ex partigiana, donna indimenticabile che affronta la guerra, l’amore e la perdita costruendo – pietra su pietra, voce dopo voce – un luogo reale e simbolico: il Cantuccio, rifugio concreto e ideale, spazio di condivisione, speranza e memoria. Attorno a lei e dopo di lei si muovono Irma, Mauro, Angela, Carlo, Sandro, Lettèria, Gigione e molti altri, personaggi che si intrecciano in una narrazione con molteplici voci e vicende concatenate. Ambientato tra Firenze e Campi Bisenzio, “Le querce non fanno limoni“ dà corpo alla storia con la ’s’ maiuscola di un lungo periodo – le torture a Villa Triste, la Liberazione, la strage di piazza Fontana, le contraddizioni della sinistra extraparlamentare – ma la filtra attraverso i gesti e la vita di tutti i giorni. È e vuole essere un romanzo sull’eredità – politica, affettiva, ideologica. Sul modo in cui la memoria passa, si nasconde, si rivela ma anche sul coraggio di non farsi travolgere dal passato ma di comprenderlo per poter andare avanti. Un romanzo storico "che si interroga su cosa voglia dire resistere: all’ingiustizia, al disincanto, al dolore, al tempo".

Sandra Nistri