Le note di Ron per ricordare Michele Manzotti

Arcobaleno d’Estate: folla al Teatro Romano di Fiesole per il concerto del cantautore. Una targa alla memoria del nostro giornalista

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Folla ed entusiasmo per il concerto di Ron a Fiesole, ma anche momenti di commozione quando, con la consegna di una targa alla moglie Laura Morotti, è stato ricordato Michele Manzotti, il vicecaporedattore dell’ufficio centrale-province de La Nazione, grande esperto e appassionato di musica, scomparso improvvisamente per un malore lo scorso 28 aprile a 62 anni. Sono state queste le due facce della serata- evento, che si è tenuto ieri sera al Teatro Romano nell’ambito di Toscana Arcobaleno d’Estate, la manifestazione promossa per il decimo anno da Regione Toscana in collaborazione con Qn-La Nazione, Confcommercio Toscana, supportata da Fondazione sistema Toscana con Vetrina Toscana e che costituisce il lancio ufficiale di tutti gli appuntamenti turistici estivi.

La serata è stata aperta dall’intervento del sindaco Anna Ravoni, che ha espresso grande soddisfazione per il fatto che il Teatro Romano sia stato scelto per ospitare il concerto di Ron. "E’ l’evento principale della manifestazione e questo ci riempie di orgoglio. Ma soprattutto – ha detto- è bello tornare a vedere questo spazio così pieno dopo due anni". "Per La Nazione questa è una serata speciale perché abbiamo deciso di dedicarla ad un amico, un collega speciale - ha detto la direttrice Agnese Pini, che con la capocronista Cristina Privitera ha consegnato quindi una targa in ricordo di Michele Manzotti alla moglie Laura, presente sul palco insieme ai figli Lorenzo e Gaia. Con il giornalismo, la musica era l’altra grande passione di Michele Manzotti. Aveva infatti conosciuto i più grandi artisti del rock e del blues, che poi aveva riportato in interviste e pubblicazioni. Era anche direttore del sito www.ilpopolodelblues e per anni conduttore dell’omonima trasmissione su Controradio. "Sicuramente stasera sarebbe stato lui a raccontare questo concerto. Parlare di musica è difficile – ha aggiunto la direttrice - ma Michele aveva, ha, questo dono". "E gli piaceva tutta e conosceva tutta e tutti i generi - ha confermato la moglie Laura - tanto che da bambino chiedeva alla babysitter di mettere Brahms".

Dopo i saluti di Francesco Tapinassi direttore di Toscana promozione turistica, ha preso il via il concerto di Ron che fra aneddoti di vita e brani senza tempo ha coinvolto il pubblico di una cavea gremita di tempie brizzolate ma anche di famiglie con qualche bambini. "A otto anni ho capito che volevo fare il cantante - ha esordito Ron - Il mio primo pubblico sono stati i girasoli dei campi". Poi sono arrivate le note di canzoni indimenticabili come “Una città per cantare“, “Le foglie e il vento“, “Il gigante e la bambina“. Su “Occhi di ragazza“ Ron ha ricordato l’incontro a Roma con Dalla e che la canzone doveva andare a Sanremo, ma che non fu scelta. Diciassette brani in scaletta, oltre i bis “Anima“, “Non abbiam bisogno di parole“ e “Joe Temerario“ per ripercorrere 50 anni di carriera nella prima tappa del suo tour estivo.

Daniela Giovannetti

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