REDAZIONE FIRENZE

Le musiche del mondo. Per creare ponti di pace

Bombino, stella del rock tuareg apre la seconda edizione di "Battiti del cuore e della terra" dal 21 ottobre al 10 dicembre.

Le musiche del mondo. Per creare ponti di pace

Ormai è più di un’ipotesi che HEARTHbeat, "Battiti del cuore e della terra" possa diventare un appuntamento fisso. Intanto il festival dedicato alle musiche del mondo, che dal 21 ottobre al 10 dicembre tiene la sua seconda edizione in vari spazi fiorentini, esalta la vocazione internazionale della città proponendo in 15 concerti le musiche e le tradizioni di 16 diverse nazionalità. "Firenze città aperta, città di pace. La cultura, che crea ponti, è il miglior modo per creare pace – ricorda la vicesindaca di Firenze Alessia Bettini -. Lo è anche questo festival ricco di contaminazioni, che rappresenta un viaggio straordinario nella world music: quando si ascolta musica, ci si abbraccia, si canta e si balla insieme. E’ un modo per unire i popoli, anche in tempi difficili, come i nostri".

Non c’è retorica: il festival diretto da Enrico Romero e organizzato da Music Pool punta ad arricchire Firenze di un evento internazionale che, a prezzi contenuti (l’abbonamento a tutti i concerti è a 48 euro e il prezzo medio dei singoli live è intorno ai 10 euro) proponga un cartellone di qualità. E’ il caso di questo HEARTHbeat, che inizia sabato alle 21,30 alla grande con la stella del desert blues e del rock tuareg Bombino che alla Manifattura Tabacchi: presenta il nuovo album, "Deran". Da non perdere il 20 novembre al Teatro Puccini il recital della più talentuosa vocalist africana Fatoumata Diawara, ma sono tanti gli eventi di rilievo, dal vodou tradizionale haitiano dei Chouk Bwa insieme ai belgi The Ångströmers (27 ottobre) all’Elastic Trio di Riccardo Tesi (22 ottobre) dalla musica salentina degli Officina Zoè (3 novembre ) al ritmo dei SuRealistas (1 dicembre), al film "Giovanna, Storia di una voce" di Chiara Ronchini il 13 novembre al Cinema Astra.

Giovanni Ballerini