REDAZIONE FIRENZE

Le fragilità e i conflitti tra i giovani. Se ne parla al festival di Loppiano

Oggi sono attesi migliaia di ragazzi da tutto il mondo. In programma workshop . con psicologi, formatori e artisti.

Una delle passate edizioni del festival di Loppiano

Una delle passate edizioni del festival di Loppiano

"You are born to bloom", ossia "Sei nato per fiorire". È l’invito del Primo Maggio di Loppiano, tradizionale festival dei giovani che dal 1973 si svolge nella cittadella internazionale del Movimento dei Focolari. Al centro della giornata di oggi, alla presenza di migliaia di ragazzi da tutto il mondo, ci sono le fragilità, le ferite e i conflitti vissuti dai giovani: vengono sublimati in un’esperienza artistica, immersiva e di crescita. "Crediamo che quel conflitto che spesso ci attraversa nelle fasi più difficili della vita possa diventare un’opportunità per rinascere più forti e consapevoli di chi siamo", spiegano Emily Zeidan, siriana e Marco D’Ercole, italiano, della squadra internazionale dei giovani organizzatori del festival. Al mattino i partecipanti avranno l’opportunità di esplorare le proprie fragilità e bellezze attraverso workshop d’arte, motivazionali ed esperienziali guidati da psicologi, formatori, counselor, artisti e performer. Anche il Gen Verde International Performing Arts Group preparerà i giovani a salire sul palco e a far parte del cast delle coreografie, dei cori, della compagnia teatrale e della band nello spettacolo finale. Nel pomeriggio sarà costruito collettivamente il live show: tutti i partecipanti saranno parte attiva della storia, non ci sarà distanza tra palco e pubblico. Tra gli artisti che hanno confermato la loro partecipazione Martinico e la band AsOne. Manuela Plastina