Lavoro nero e giovani sottopagati, irregolari sei aziende su otto

Il 76% delle attività dei settori del turismo e dei pubblici esercizi ha evidenziato difformità sui contratti

Indagini dei carabinieri (foto di repertorio)

Indagini dei carabinieri (foto di repertorio)

Firenze, 29 aprile 2023 – Lo sfruttamento lavorativo non è in via di estinzione. Filcams Cgil Firenze mette sul tavolo i numeri: il 76% delle aziende dei settori del turismo e dei pubblici esercizi ha evidenziato irregolarità con picchi del 95% al sud e del 78% al nord-ovest. "È quanto emerge da una rilevante operazione di vigilanza straordinaria, promossa e coordinata dall’Ispettorato nazionale del Lavoro, da parte degli ispettori del lavoro e dei Carabinieri del Comando tutela del lavoro che è stata svolta nei giorni scorsi, in tutto il territorio nazionale, mirata al contrasto del lavoro sommerso e alla verifica del rispetto della disciplina in materia di salute e sicurezza. I numeri ci danno ragione" sottolineano Gianluca Lacoppola della segreteria Cgil Firenze e Maurizio Magi, segretario generale Filcams Cgil Firenze. Di casi sui tavoli ce ne sono tanti: il giovane che si è fatto adescare online ma che poi si è reso conto di avere una busta paga inferiore a quella che gli sarebbe spettata, la neo universitaria ingaggiata con un salario a venti ore ma impiegata a tempo pieno e c’è chi si è ritrovato a dover lavorare più ore e con mansioni diverse pur di non perdere il posto.

I controlli dell’Ispettorato nazionale del Lavoro hanno interessato 445 aziende in tutta Italia. Gli accertamenti hanno fatto emergere su 2.364 posizioni lavorative verificate, 809 irregolari; 458 lavoratori in nero, fra cui 16 minori e 101 lavoratori extra Ue (tra i quali 18 senza permesso di soggiorno). I dati fiorentini sono in linea con quelli nazionali: in sei casi su otto sono state trovate irregolarità all’interno dell’azienda. Su un totale di 58 lavoratori controllati, 10 sono risultati irregolari, di cui 8 a nero. Di questi ultimi, un minore e quattro extracomunitari. Tre le sospensioni dell’attività dovute all’impiego di lavoratori a nero e tre quelle per mancanza di condizioni di sicurezza. "Il turismo, il mondo dei pubblici esercizi e più in generale il terziario sono sommersi di irregolarità – riprende Magi -. In presenza di contratti regolari e ben retribuiti il problema di mancanza di forza lavoro avrebbe dimensioni sicuramente minori. Ci troviamo di fronte a un’offerta dequalificata ed è chiaro che la forbice con la domanda si allarga sempre di più". Basta dare un occhio ai principali gruppi Facebook per rendersi conto della giungla a cui è ridotto il mercato del lavoro. "Cercasi stagista esperto" o anche "Apprendista con esperienza" che sono per il sindacato solo trucchetti per avere personale qualificato e pagarlo meno.

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