
L’intervento prevede la demolizione e ricostruzione del muro di contenimento ma si teme il caos traffico.
Via delle Bagnese, necessario il completamento dei progetti. Da due giorni sono cominciati i lavori per la messa in sicurezza, demolizione e ricostruzione, del muro di sostegno di via delle Bagnese nel tratto denominato "Il Mulino". E il senso unico alternato, che durerà tre mesi, ha messo in evidenza i problemi strutturali di una strada che da troppo tempo attende un piano vero di completamento.
In questo tratto di strada, il restringimento di carreggiata per i lavori ha determinato l’istituzione di un senso unico alternato regolato da semaforo. Ma forse è il male minore. Due punti sono particolarmente critici in maniera ‘strutturale’, il primo è la strettoia di Bibe, all’altezza del Ponte all’Asse. Un vero progetto di allargamento non è stato ancora concretizzato, ma qui confluiscono tutte le auto in transito dal bypass del Galluzzo verso il Ponte all’Indiano e verso Scandicci-Torregalli.
Tutte in questo imbuto pazzesco che poi trova un altro intoppo, ovvero il semaforo all’incrocio con via di Scandicci-via Poccianti. E’ qui che da almeno cinque anni, il comune di Firenze dovrebbe realizzare una rotatoria per smistare il traffico in arrivo e in uscita da un’area così delicata di interscambio veicolare tra l’ospedale di Torregalli, la zona del Ponte a Greve, l’accesso al ponte all’Indiano. Su questa incompiuta, il comune di Scandicci non è stato mai veramente in grado di pungolare Palazzo Vecchio, attirandosi gli strali dell’opposizione. Una situazione aggravata da questi ulteriori lavori che andranno avanti per tre mesi.