
Acque agitate a Borgo San Lorenzo per lo stadio comunale Romanelli. Se le vicissitudini societarie della Fortis Juventus hanno trovato...
Acque agitate a Borgo San Lorenzo per lo stadio comunale Romanelli. Se le vicissitudini societarie della Fortis Juventus hanno trovato una composizione con l’elezione di Cosimo Santini a nuovo presidente, quel che preoccupa ora è anzitutto l’impianto sportivo. La precedente amministrazione aveva ottenuto fondi Pnrr per 2,6 milioni per un progetto che prevedeva nuova illuminazione e soprattutto il rifacimento delle due tribune, con locali per la società e gli atleti, servizi e una piccola palestra. Il problema è che i lavori non sono ancora iniziati, quando invece si prevedeva che il cantiere avesse avvio nell’estate 2024. E un anno fa l’attuale amministrazione aveva fissato come data di fine lavori il dicembre 2025. Impossibile.
Ci sarà da correre, per evitare il rischio di perdere i fondi Pnrr. Per non parlare della problematica coesistenza tra lavori e l’attiva sportiva di una decina di squadre e della scuola calcio. Così il gruppo di centrodestra ha presentato un’allarmata interrogazione: "Questa impasse – dice Vittoria Boni - mette a rischio l’attività della Fortis Juventus e del suo vivaio – oltre 300 ragazze e ragazzi – con ricadute economiche e sociali sull’intera comunità sportiva". Mentre la giunta è intervenuta attribuendo i ritardi alle "difficoltà incontrate nella validazione definitiva del progetto esecutivo da parte della ditta aggiudicataria del bando", e annunciando che è stato approvato lo stralcio dei lavori. Che dovrebbero così iniziare presto, partendo dalla demolizione delle tribune. Mentre non è ancora chiaro dove si alleneranno e disputeranno le partite delle squadre borghigiane durante i 10-12 mesi di cantiere. "L’amministrazione – ha ribadito il sindaco Romagnoli (in foto) - è determinata a tutelare questo bene pubblico e a promuoverne l’utilizzo in modo coerente con gli investimenti realizzati e con le attese dei cittadini".
Paolo Guidotti