ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Stadio, tocca al Comune. Alla ricerca di 1,2 milioni

Necessario l’adeguamento antisismico per gradinata e tribuna coperta. Tramontati tanti progetti, ora l’amministrazione partecipa al bando del Governo.

Un veduta dello stadio ’Artemio Franchi’

Un veduta dello stadio ’Artemio Franchi’

Alla fine sarà l’amministrazione comunale a cercare di reperire le risorse per realizzare il necessario adeguamento antisismico allo stadio ’Franchi’ della gradinata e della tribuna coperta. A valle di un ventennio di proposte rivoluzionarie, ipotesi minimali, accordi puntualmente disattesi, con una situazione strutturale oggi poco meno che disastrosa e nessuna prospettiva concreta all’orizzonte (almeno al momento), il Comune cercherà di reperire l’importo necessario di 1,2 milioni di euro.

Come? Partecipando al bando Avviso sport e periferie 2025, pubblicato dal dipartimento per lo sport della presidenza del Consiglio dei ministri, sulla base del decreto del ministro per lo Sport e i giovani. Appare così evidente che l’unica via d’uscita quantomeno per rendere agibile l’impianto, che in realtà avrebbe bisogno di essere ripensato completamente, sia l’utilizzo della mano e soprattutto della cassa pubblica.

E si ricorderà che proprio i lavori di adeguamento furono al centro della concessione, come dell’epilogo, della gestione prima degli armeni e poi di Montanari. Anzi, proprio la promessa di realizzare i lavori di adeguamento fu considerata decisiva, nello scorso mandato amministrativo, per affidare la società al gruppo armeno. Con quali risultati, è persino superfluo sottolineare, dal momento che oggi siamo alla partecipazione al bando da parte dell’amministrazione comunale.

Anche se vale la pena rammentare quel beffardo cartello dell’annuncio di inizio lavori che si rivelò solo una mossa per prendere tempo e ottenere inutili deroghe, perché i lavori non sono mai partiti.

Ma il punto è anche un altro, adesso. L’iniziativa del Comune, che prevede di impiegare 1,2 milioni di euro di soldi pubblici per adeguare lo stadio, preclude interventi più risolutivi? Si dice che l’attuale società stia valutando la proposta di un progetto, che dovrà però a questo punto necessariamente incastrarsi con l’intervento realizzato dall’amministrazione comunale. Confidando magari che il consolidamento pubblico possa poi essere la base per costruire il progetto privato.

In passato le ipotesi sia sui parcheggi sia sulle aree commerciali, per rendere redditizia la trasformazione, sono state bersagliate di polemiche. Anche se, in realtà, essendo basate sul nulla e senza alcuna solidità economica, erano solo castelli in aria, a essere benevoli. E infatti siamo sempre al punto di partenza.

Orlando Pacchiani