L’auto simbolo di Falcone arriva in piazza Resistenza

Iniziativa ideata dal comandante della Municipale per ricordare le vittime della mafia: coinvolte le scuole con una serie di incontri e testimonianze

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di Fabrizio Morviducci

La memoria aiuta a capire. Scandicci ricorda le vittime della mafia con un evento che coinvolgerà la città e le scuole. L’idea e il progetto è del comandante della polizia municipale, Giuseppe Mastursi, ed è seguita anche dall’assessore alla Formazione del Comune Diye Ndiaye. Coinvolto anche il Russell-Newton per una serie di incontri di avvicinamento all’evento clou fissato per la mattina del 24 novembre all’auditorium del centro Rogers, quando si terrà un incontro che vedrà coinvolte le associazioni di familiari delle vittime, la magistratura, le forze dell’ordine, le istituzioni.

Davanti all’auditorium, nella piazza della Resistenza, sarà posizionata la ‘Quarto Savona 15’, si tratta del relitto della Fiat Croma della scorta di Falcone, guidata dall’assistente di polizia, Antonio Montinaro, che viaggiava in testa al convoglio che portava il giudice verso Palermo nel giorno dell’attentato. Quest’anno ricorre il trentennale dell’attentato di Capaci, nel quale oltre al giudice Giovanni Falcone e alla moglie, Francesca Morvillo persero la vita gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. La giunta ha approvato la delibera che da il via al progetto.

"Vogliamo non solo ricordare quel tragico evento – ha detto il comandante Mastursi – ma cercare di contribuire in modo concreto alla lotta contro le mafie e, contemporaneamente, sensibilizzare la comunità sul pericolo delle infiltrazioni mafiose e contribuire ad una presa di coscienza da parte delle nuove generazioni al rispetto della legalità, coinvolgendo gli studenti delle scuole in prima persona". Il ciclo di incontri per i ragazzi del Russell-Newton è già cominciato; ieri il primo appuntamento con il presidente dell’associazione vittime dei Georgofili Luigi Danielli e l’avvocato Danilo Ammannato; lunedì sarà Angelo Corbo, agente della scorta del giudice Falcone sopravvissuto all’attentato di Capaci; il 3 novembre con il procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Firenze, Antonio Sangermano. L’obiettivo è coinvolgere i giovani, ma anche i cittadini: la memoria deve essere coltivata, così come la legalità.

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