L’aspettativa di vita cresce sempre più. Qui si vive più a lungo: vincono le donne

Oggi un bambino ha un’aspettativa di vita superiore di sei anni rispetto al 1992

L’aspettativa di vita cresce sempre più. Qui si vive più a lungo: vincono le donne

L’aspettativa di vita cresce sempre più. Qui si vive più a lungo: vincono le donne

Un bambino che nasce oggi all’ombra del Cupolone ha una speranza di vita di sei anni in più rispetto a uno di trent’anni fa. Emerge dal focus demografico del bollettino statistico del Comune di questo mese, incentrato sulla speranza di vita (il numero medio di anni che restano da vivere a una certa età) dei residenti nella provincia di Firenze tra il 1992 e il 2023. Il millennial del 1992 aveva un’aspettativa di 78,50 anni, mentre il neonato della generazione Alpha ben 84,69. Questi 84 anni e otto mesi però, sono la media tra una più alta aspettativa per le femmine di 86,64 anni (84 anni e otto mesi) e una più bassa per i maschi di 82,82 (82 anni e dieci mesi); tra i due sessi c’è una differenza di tre anni e dieci mesi. La discrepanza si assottiglia man mano che l’età aumenta: "A 45 anni la speranza di vita è di 35,4 anni nel 1992 e di 40,4 nel 2023; a 65 anni la differenza si riduce a 4 anni con 17,9 anni nel 1992 e 22,0 nel 2023; a 75 anni i valori sono 10,8 nel 1992 e 13,8 nel 2023 con una differenza ancora minore (3 anni)". A Firenze si è quindi mediamente più fortunati del resto degli Italiani, che secondo il rapporto Istat Benessere 2023, è di 83,1 anni (81,1 per gli uomini e 85,2 per le donne), mtornato tuttavia agli stessi livelli del 2019 dopo la flessione tra il 2020 e il 2022 per la scure del Covid. Ma cosa succede ai fiorentini che invece 85 anni ce li hanno oggi? Tranquilli, nessuna bomba a orologeria: la statistica dice che hanno ancora mediamente 7,08 anni di speranza di vita davanti (6,35 i maschi e 7,67 le femmine), un anno e quattro mesi di più che avevano gli stessi anziani nel 1992 con 5,71 anni. La buona notizia è che via via che si invecchia, si allontana l’età di morte, aggiungendo manciate di mesi alla proiezione precedente: a 90 anni, per esempio, demografia alla mano, si hanno ancora 4,64 anni di speranza di vita, contro i 3,9 che avevano i novantenni del 1992. E in confronto al resto dell’Italia? Siamo i campioni: rispetto alle altre città metropolitane (Milano, Torino, Genova, Bologna, Roma, Napoli, Bari, Palermo): con i nostri 84,69 gli unici che riescono a tallonarci sopra quota 84 sono i milanesi con 84,36. Tutte le altre sono comunque sopra la media nazionale, a parte Palermo che è fanalino di coda con 82,14.

Carlo Casini

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