
di Daniela Giovannetti
"Grazie Gastone, grazie a nome di tutti coloro che hanno beneficiato della tua fede appassionata, e della tua parola. Grazie, amico, sacerdote, vescovo, fratello caro". Così, in una cattedrale gremita, a Fiesole, il vescovo Stefano Manetti ha chiuso l’omelia della messa solenne in suffragio del vescovo emerito di Prato, Gastone Simoni, che la sua Diocesi di origine ha voluto organizzare ieri, prima del funerale che si terrà oggi nella città laniera, per salutare "questo fiore meraviglioso, che si è sviluppato dalla terra fertile della Chiesa fiesolana e da cui tanti hanno attinto".
Impossibile ripercorrere tutte le opere di monsignor Gastone. Manetti ne ha evidenziate però tre: la struttura dell ‘Unione familiare di Piandiscò, il centro di ascolto "La piccola missione" e soprattutto ha sottolineato l’impegno nella formazione dei laici: "Era suo desiderio – ha ricordato il vescovo di Fiesole – dare vita a una politica, che fosse espressione della carità evangelica".
A concelebrare il rito anche il vescovo Giovanni Nerbini di Prato, che ha ricevuto il pastorale proprio da monsignor Simoni, e il vescovo emerito di Cagliari Giuseppe Mani, che ha ricordato gli anni del Seminario. Particolarmente toccanti le sue parole. "Mi hai preceduto anche stavolta. Sei sempre stato il migliore, pure a giocare a calcio – ha detto dialogando direttamente con Simoni –. Eppure non hai mai suscitato invidie perché semplice e aperto verso tutti, per i quali resti e resterai don Gastone".
Poi i messaggi arrivati dai "vescovi fiesolani" che non potevano essere presenti: Claudio
Maniago, Romano Rossi, Francesco Savino e il vescovo emerito Luciano Giovannetti, che ha chiamato Simoni "uomo dal cuore grande" nella lettera letta da monsignor Manetti. Oltre una sessantina i sacerdoti presenti, arrivati da tutta la diocesi e oltre. E poi tante suore e soprattutto numerosi fedeli, molti con gli occhi rossi, che si sono commossi alle parole del vescovo emerito Giuseppe Mani. Non distante dalla bara posata ai piedi dell’altare erano presenti i gonfaloni di Fiesole, di Prato e della città natale Castelfranco di Sopra.
Per le istituzioni, presenti fra gli altri il sindaco di Fiesole Anna Ravoni, l’assessore al Bilancio di Prato Benedetta Squittieri, il sindaco di Castelfranco Piandiscò Enzo Cacioli, quello di Reggello Piero Giunti. Da Fiesole anche gli ex amministratori della città, Aldo Frangioni, Alessandro Pesci e Giancarlo Gamannossi.