Piazza lacci per catturare animali e prende un gatto, il padrone chiama i carabinieri

Minorenne di Impruneta voleva emulare dei video visti sul web. Le indagini dei forestali scattate dopo che il gatto di un cittadino era rimasto intrappolato tutta la notte

Uno dei lacci usati per la cattura di piccoli animali selvatici dallo studente di Imprunet

Uno dei lacci usati per la cattura di piccoli animali selvatici dallo studente di Imprunet

Impruneta (Firenze), 04 aprile 2024 - Uno studente minorenne di Impruneta è stato denunciato per maltrattamento contro animali: voleva emulare dei video di cattura di animali selvatici, come aveva visto navigando in rete.

Per questo aveva realizzato delle trappole con dei lacci, con cui ha intrappolato e fatto male a delle povere creature senza colpa. Sono stati gli uomini del Nucleo Carabinieri forestale di San Casciano Val di Pesa (FI) a individuare il responsabile di questi atti. Avevano ricevuto la segnalazione da parte di un cittadino il cui gatto era rimasto intrappolato per una notte intera in un laccio metallico in un'area boschiva nei pressi della località Fattoria la Fonte nel Comune di Impruneta (FI). Il micio per fortuna è riuscito a sopravvivere.

Dall’ispezione dei dintorni, sopralluoghi mirati e l'utilizzo di tecnologie in dotazione al reparto, hanno trovato almeno due lacci nei dintorni, verificando che non vi fossero animali intrappolati. Sono poi riusciti a fare un identikit preciso dell’autore di queste trappole rudimentali: era un soggetto di sesso maschile di età presumibile tra i 16 e 18 anni, che periodicamente innescava e posizionava alcuni lacci realizzati con una fune in acciaio a scorsoio, sistemati a ridosso di una recinzione perimetrale.

Venivano sempre posizionati vicino a un varco già esistente o creato appositamente proprio per invogliare il passaggio di animali di piccola taglia. Il luogo dove è stato visto il soggetto che maneggiava i lacci metallici era proprio quello in cui il cittadino aveva ritrovato il suo gattino intrappolato. I carabinieri forestali sono poi riusciti a dare un nome e un cognome all’autore: ascoltato alla presenza del padre, ha ammesso le sue responsabilità dicendo, appunto, di aver agito per emulazione di quanto visto sul web. E’ stato segnalato all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali ai sensi dell’art. 544 ter del Codice penale. I due lacci ritrovati sono stati posti sotto sequestro penale.

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