SANDRA NISTRI
Cronaca

La tragedia La città piange Fabrizio: "Gran lavoratore, padre e amico"

Il titolare della ditta di riparazioni è morto in un incidente sul lavoro. Il sindaco: "Vicini alla famiglia"

La tragedia La città piange Fabrizio: "Gran lavoratore, padre e amico"

La tragedia La città piange Fabrizio: "Gran lavoratore, padre e amico"

Non faceva ‘vita mondana’, come sottolineano alcuni suoi amici, ma era molto conosciuto e apprezzato a Calenzano Fabrizio Margheri scomparso tragicamente, due giorni fa, a soli 62 anni, per un infortunio nella sua officina meccanica specializzata nella riparazione, costruzione di veicoli industriali ed accessori, la ditta "Margheri Mario & figli" fondata, più di cinquant’anni fa, dal padre Mario, ancora in vita. L’infortunio si è verificato nella sede di via delle Cantine, dove vengono effettuati gli allestimenti mentre la sede legale e deputata alla parte meccanica è in via Alighieri. La notizia della morte di Fabrizio è iniziata a circolare già dal pomeriggio di mercoledì a Calenzano ma, per una serie di circostanze, solo ieri è arrivata l’ufficialità pubblica. Tante le manifestazioni di affetto ai familiari e ai figli anche pubblicate sui gruppi Facebook del territorio di Calenzano con post in cui molti ricordano la disponibilità di Fabrizio ma anche la sua semplicità. Grande l’impressione, in particolare, destata dalla notizia nel quartiere di Settimello dove viveva. Una tragedia terribile, le cui modalità sono ancora in corso di accertamento, che si aggiunge ad un altro lutto che già aveva colpito la famiglia Margheri pochi mesi fa: nell’agosto scorso, infatti, il fratello di Fabrizio, Mauro, appassionatissimo di bicicletta, era morto per un malore fulminante mentre si stava apprestando a partire per un giro sulle due ruote con un amico nella zona di Monte Morello. Così ai saluti a Fabrizio scritti sui social si affiancano anche quelli a Mauro con i fratelli uniti in un dolorosissimo abbraccio e una solidarietà all’intera famiglia dolorosamente provata da un carico così pesante.

A farsi portavoce della vicinanza dell’intero territorio il sindaco calenzanese Riccardo Prestini: "Siamo rimasti molto colpiti da questa tragedia – dice – perché conosciamo la famiglia e la ditta che, sul nostro territorio, è storica e ben presente all’interno del nostro tessuto produttivo. Fra l’altro l’azienda ha un rapporto anche diretto con il Comune perché si occupa della manutenzione dei mezzi come gli scuolabus. Come amministrazione esprimiamo il nostro cordoglio sincero e la vicinanza ai familiari. Purtroppo si ripropone, ancora una volta, il tema della sicurezza sul lavoro anche se in questo caso la vittima era parte dell’azienda come titolare. Non conosco precisamente la dinamica di questo caso ma, in generale, spesso, per troppa confidenza si tendono a superare, per le cose che si fanno tutti i giorni, alcuni accorgimenti che potrebbero aiutare a scongiurare questi danni irreparabili".