
Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, ieri in città per tirare la volata ai candidati
"Siamo candidati radicati, non calati dall’alto. E la pace come l’inclusione sociale non sono slogan, ma valori in cui crediamo davvero", promette la capolista di Avs nel collegio di Livorno Diletta Fallani. Prima di avvisare gli alleati del campo largo: "Chi insieme a noi sta facendo questo percorso sappia che siamo agguerriti, quando e come serve faremo sentire la nostra voce". Dopo l’esponente di Sinistra Italiana prende subito la parola la capolista dei Verdi di Siena, Serena Cortecci. "Economia circolare e giustizia ambientale sono gli obiettivi da raggiungere in Toscana".
C’è però un elefante – la pace – al circolo Arci di Piazza dei Ciompi, quasi urlato dai leader nazionali di Avs, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, ieri a Firenze per tirare la volata ai candidati per le regionali d’ottobre. Dal "buon vento" augurato da Cortecci alla Sigmund Flotilla è seguito un desiderata pressante. Quello di Dario Danti, segretario regionale di SI: "Al primo punto del programma? Metteremo al centro una cosa che è mancata in questi anni: investire sulla cooperazione internazionale. La Toscana è stata per decenni apripista, la coalizione progressista dovrà tornare ad esserlo una volta al governo della regione". Nel frattempo spunta nella saletta il leader del campo largo, Eugenio Giani. Non a caso sottopone a Fratoianni e Bonelli un paio di biglietti da visita cari ad Avs. Come la legge sul fine vita approvata nell’ultimo scampolo di legislatura, la premialità negli appalti pubblici per chi garantisce il salario minimo di 9 euro l’ora. E poi il fatto di ritenere "Avs un cardine importantissimo della coalizione. La storia ci insegna che la somma di due partiti spesso non fa quattro, qualcosa si perde sempre per strada - l’analisi di Giani -. Ma con Avs il moltiplicatore vale sette, otto volte. Più voti prendete e più sono contento".
Un colpo al cerchio e uno alla botte: Giani elogia le "punte di diamante" di Avs nel collegio di Firenze 1, Lorenzo Falchi e Silvia Noferi. A lei va "l’apprezzamento per il lavoro fatto con la legge sui consorzi". Al sindaco di Sesto "per come ha amministrato la città in cui risiedo da una vita", ricorda Giani. Il co-portavoce Bonelli si fa cupo nel parlare delle regionali del 12 e 13 ottobre, "quando ci sono territori come Gaza rasi al suolo, sono pagine di storia e di orrore che rimarranno nei secoli". "Per questo - dice Bonelli - queste elezioni sono fondamentali per esprimere massima indignazione verso il genocidio di Israele ai palestinesi. I nostri consiglieri eletti, sia chiaro, per primi diranno che la Toscana dovrà sanzionare Netanyahu". L’altro co-portavoce, Fratoianni, prende per ultimo la parola, elogiando le aperture di Giani su "sacrosante battaglie di inclusione sociale". Dalla sanità, all’acqua pubblica, al reddito sociale al salario minimo. Piccolo inciso: "Nessuno di noi ha il copyright su queste battaglie, appartengono a tutti chiaro?", l’esortazione di Bonelli rispetto a temi identitari ad Avs, ieri al M5s, ora al Pd.
Due colpi ben assestati allo sfidante di Giani, Alessandro Tomasi e uno al generale Vannacci. "La violenza sta a sinistra? Non prendiamo lezioni da chi fa il simbolo della decima Mas e occhieggia al fascismo". "Ho letto sue fantastiche dichiarazioni - attacca Fratoianni riferendosi al sindaco FdI di Pistoia - ‘Investiamo nel diritto allo studio, istituiamo un fondo contro il diritto allo sfratto’. Caro candidato, vedi che hai sbagliato indirizzo. Forse quello giusto non è quello di Giorgia Meloni, ma il nostro. Se vuoi candidati con noi".
Francesco Ingardia