PAOLO PELLEGRINI
Cronaca

"La Toscana nella guida Michelin: ecco i migliori alberghi e resort"

La Guida Michelin assegna chiavi agli alberghi in Toscana, premiando strutture di lusso come il Rosewood Castiglion del Bosco e il Four Seasons a Firenze. Numerose altre strutture ricevono riconoscimenti, confermando l'alta qualità dell'ospitalità toscana.

La Guida Michelin assegna chiavi agli alberghi in Toscana, premiando strutture di lusso come il Rosewood Castiglion del Bosco e il Four Seasons a Firenze. Numerose altre strutture ricevono riconoscimenti, confermando l'alta qualità dell'ospitalità toscana.

Come si dorme in Toscana? Complessivamente bene, a sentire il giudizio della Michelin. Che, oltre alla Guida Rossa, la bibbia delle stelle tanto temuta da chef e ristoratori e tanto apprezzata e seguita dagli appassionati gourmet, ora attribuisce un simbolo anche agli alberghi. E non solo: perché a meritare le chiavi – ecco la nuova icona per l’hotellerie – sono anche castelli e ostelli, mega-hotel da 200 camere o piccoli B&B persi per le campagne o nascosti in viuzze cittadine. Perfino tende, avverte questa nuova guida che spiega i cinque criteri con cui vengono assegnate le chiavi: una per un soggiorno speciale, due se è eccezionale, tre per quello unico, Da sogno. E infatti, in Italia le strutture con tre chiavi sono solo 7, quelle con due 31, con 3 in tutto 107. Molte di meno, come ben si vede, rispetto alle stelle assegnate ai ristoranti. E scelte per architettura e design; qualità e solidità del servizio; personalità e carattere; coerenza tra esperienza e prezzo; in ultimo, rilevanza della struttura rispetto alla località in cui si trovano.

E la Toscana? Bene, nei numeri. Benino, se si approfondisce e si scopre qualche sorpresa. Sulle sette strutture in Italia, le tre chiavi in Toscana vanno a un solo resort: Rosewood Castiglion del Bosco di Montalcino, rilanciato da Massimo Ferragamo che due anni fa l’ha ceduto a un family office internazionale, con il ristorante stellato, la cantina di design dove si fa ottimo Brunello, la grande spa e le attrezzature sportive in mezzo al verde, tra cui un golf club. Ben 7, invece, scendendo – ma si fa per dire – alle due chiavi: su 31 è un bel risultato, il 22,6% del totale. Quattro a Firenze e dintorni, e si tratta di strutture assai significative: il Four Seasons con il Giardino della Gherardesca, il Palazzo Portinari Salviati in via del Corso (entrambi con ristorante stellato), Villa Cora sul viale Machiavelli e Villa La Massa con il suo bel parco a Candeli. Due chiavi anche per Borgo San Felice a Castelnuovo Berardenga (anche qui ristorante con macaron), il borgo di Castelfalfi a Montaione e il Castello di Casole a Casole d’Elsa.

Nutrita anche la pattuglia toscana con una chiave: sono ben 24 su 107, anche qui la percentuale supera il 22%. Firenze fa la parte del leone: tra gli alberghi il Brunelleschi, il recente Calimala, il Lungarno dei Ferragamo in Borgo San Jacopo, il Riva Lofts e la Torre di Bellosguardo, ma ci sono anche due B&B, Ad Astra e il piccolo Velona’s Jungle Luxury Suites di Veronica Grechi, nipote del celebre antiquario Pasquale Velona. In collina, solo una chiave per il Villa San Michele a Fiesole e il Como Castello del Nero a Tavarnelle.

Briciole per la Versilia: la Locanda al Colle di Camaiore e il Principe al Forte dei Marmi; sulla costa sud premiati L’Andana a Castiglione della Pescaia, il Pellicano di Porto Ercole e la Locanda Rossa di Capalbio. Tra Siena e la Maremma, Montalcino ne ha due: Castello Banfi e Villas Le Prata Residenza del Vescovo, Montepulciano uno, Precise Tale Poggio alla Sala; una sola chiave a Borgo Santo Pietro di Chiusdino, una al Castello di Vicarello a Cinigiano e al Conti San Bonifacio di Gavorrano. E poi spicca Torrita di Siena: ne ha ben tre, tutti casali o piccoli borghi: Follonico, Lupaia e Siena House. Dove il must è il silenzio e il canto dei grilli.

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