Paolo Guidotti
Cronaca

La stagione dei funghi. Occhio a regole e rischi

In tanti, più o meno esperti, si mettono alla ricerca tra i boschi del Mugello. Carabinieri vigili su quantità e autorizzazioni. Sportello Asl per gli avvelenamenti.

I controlli dei carabinieri forestali sulla raccolta dei funghi (foto Germogli)

I controlli dei carabinieri forestali sulla raccolta dei funghi (foto Germogli)

Che ci fanno tutte quelle auto ai bordi delle strade che attraversano i boschi mugellani? Fungaioli, tanti fungaioli. Cercatori locali, molti fiorentini, e anche fungaioli provenienti da altre province e dalla Romagna. E nei giorni scorsi son tornati a casa con cesti e zaini strapieni. Per chi ama i funghi il Mugello è un Paradiso. E sono numerose le zone dove i porcini nascono e crescono grandi e saporiti. Alessandro Francolini, borghigiano, non è solo un appassionato cercatore, ma anche un vero esperto di funghi, membro dell’Associazione Micologica Italiana Naturalistica Telematica, e coautore di una approfondita enciclopedia online.

"La prima buttata è al termine – dice – ma la stagione è solo all’inizio, per concludersi alla fine di ottobre inizi novembre. In questi giorni di porcini e ovoli ne sono stati trovati in quantità".

Le zone migliori? L’area di Panna, la zona della Colla e del Giogo, la zona della "Panoramica" tra Madonna dei Tre Fiumi e Gattaia, l’area di Mangona verso Barberino, e ancora i boschi intorno a Monte Senario, Monte Giovi, Monte Rotondo, Bosco ai Frati. Castagneti – dove però ora la raccolta è interdetta -, faggete, boschi di querce, cerro e roverella, ovunque si possono scovare i gustosi funghi dell’autunno mugellano. Gustosi in modo particolare perché considerati di ottima qualità, come del resto il tartufo mugellano, che in passato i commercianti umbri e piemontesi di tartufi venivano ad acquistare. "Gli acquazzoni delle settimane scorse hanno consentito un buon avvio della produzione, e con le ultime piogge, tra qualche giorno si ripartirà. Le temperature al momento sono ideali, e fino a 6-7 gradi non vi saranno problemi", avverte Francolini.

Occorre però che i fungaioli seguano le regole. Peraltro è aumentata la vigilanza, da parte dei carabinieri forestali che verificano il possesso dell’autorizzazione – una quota di 25 euro l’anno e si può andare a cercar funghi in tutta la Toscana (mentre i non Toscani devono pagare 15 euro al giorno), con i residenti dei Comuni montani, come il Mugello, che hanno la quota scontata del 50%. Controllo anche sulla quantità: non più di 3 kg, dieci per i residenti montani nei loro comune - e dimensioni minime. Poi è importante che si raccolga con cura, per non danneggiare i terreni e le produzioni future.Ci vuole poi prudenza nella scelta dei funghi, e per evitare avvelenamenti l’ASL ha aperto un ufficio apposito, il lunedì dalle 14 alle 16 (tel. 055 8451643).