
Residenti e commercianti promuovono il piano di recupero di Comune e Fondazione Cr Firenze. Ci sono anche dubbi: "Giusto combattere il degrado così, ma in San Frediano non ha funzionato".
In via Palazzuolo torneranno, grazie al progetto Recreos di Fondazione Cr e Comune, le botteghe artigiane, in una strada dove sono troppi i bandoni abbassati e stanno dilagando microcriminalità e degrado. Prevista anche la semipedonalizzazione, che ridurrà i parcheggi, ma con recupero, si promette, in altre vie. Cosa ne pensano del progetto residenti e commercianti? "È una bellissima iniziativa, sarà come riavere la via Palazzuolo di quando ero bambina, con attività a misura di cittadini, anche se non risolverà i problemi della zona che semplicemente si sposteranno in aree limitrofe", afferma Beatrice Rossi, nata e cresciuta nella strada. "Favorevole all’area pedonale, lasciando il passaggio solo a residenti e garage – dice Daniele Scarpelli dell’omonima officina bici – Così la strada sarà più larga, diventerà più ariosa e le auto ai lati non offriranno nascondigli ai balordi. I ristoranti potranno avere i dehors apresidiare di più la via. Tanto in centro ormai ci si muove a piedi. Il modello da seguire è quello di via Faenza".
"Sostengo con convinzione il progetto – plaude Filippo Ceccherini – un’iniziativa importante per restituire decoro e vivibilità a un’area troppo a lungo lasciata al degrado, una scelta intelligente e concreta, che unisce tradizione e innovazione. Firenze ha bisogno di spazi sicuri, curati e partecipati: questa iniziativa va esattamente in quella direzione. Credo sia fondamentale continuare a investire in progetti che migliorino non solo l’aspetto estetico della città, ma anche la qualità della vita di chi ci abita ogni giorno".
Elena Norfini e Olivia Colonna di AltreMani sono nella strada da poco, un altro segno di ripartenza: "I nostri prodotti vengono fatti da persone in situazioni di fragilità. La cooperativa sociale ConVoi aveva già un negozio a Castagneto e ora abbiamo potuto aprire anche qua".
"Abito in via Palazzuolo da trent’anni – prende la parola Olivia che è anche residente – la condizione attuale della strada è intollerabile per lo spaccio e la confusione della discoteca fino a tardi: tutto per lo sballo del turista, di fiorentini siamo rimasti pochi".
Non mancano nemmeno le perplessità: "Ho letto che via Palazzuolo diventerà la Notting Hill di Firenze. Possono dare gli incentivi, ma poi reggeranno gli artigiani? San Frediano non ce l’ha fatta", si chiede ad esempio Riccardo Mansani.
"Se va in porto tutto – il condizionale è d’obbligo per Fabio Morgese, friggitore di via dell’Albero – è una cosa buona non solo per la zona, ma per tutta la città; però se al contempo si fanno aprire altri locali come kebab o pseudomacellerie, siamo punto e capo".
"Ben venga il progetto, ma staremo a vedere – dice Alessio Lollo dell’altra officina bici, che in via Palazzuolo vive e lavora – Le nuove botteghe aperte qualche fiorentino a fare shopping lo hanno riportato". C’è infine chi auspica si prosegua in altre strade: "Sono soldi spesi bene. È di primaria importanza combattere il degrado a Firenze – sottolinea Sofia Bartolini – Dopo la partenza in via Palazzuolo poi bisogna proseguire in altre zone, come Stazione e Cascine".
Carlo Casini