La rabbia degli alluvionati: "In mille ancora senza aiuti"

I comitati di Campi Bisenzio hanno sfilato a Novoli per sollecitare i ristori. La chiusura del corteo sotto la Regione. Giani: "Pronto a un incontro subito".

La rabbia degli alluvionati: "In mille ancora senza aiuti"

La rabbia degli alluvionati: "In mille ancora senza aiuti"

Pier Francesco Nesti

FIRENZE

Colorati, ‘urlanti’ e anche sorridenti. Nonostante i tanti mesi di disagi alle spalle e che per molti non sono finiti, visto che ancora non sono rientrati nelle loro case. Sono i cittadini, circa un migliaio, rimasti alluvionati a novembre e che ieri hanno scelto la strada della protesta, "pacifica, ma decisa", per esprimere il proprio malcontento per la gestione del post alluvione. Dall’Osmannoro, di fronte alla Motorizzazione, fino a Novoli di fronte al palazzo della Regione. Dove hanno voluto mandare un messaggio chiaro alle istituzioni. Poco più di cinque chilometri il percorso scelto dal Coordinamento dei comitati (Comitato Alluvionati Campigiani 2023, Comitato via Cetino e via Campanella e Comitato Arca di Noè, insieme a loro anche il Comitato Bagnolo per l’alluvione, nel Comune di Montemurlo), lo striscione con la scritta ‘Mai più 2 novembre 2023’ ad aprire il corteo sorretto da un gruppo di cittadini e dai sindaci di Campi (accompagnato da gran parte della giunta) e Montemurlo, Andrea Tagliaferri e Simone Calamai, i due Comuni più colpiti dalla furia di acqua e fango. Anche se è giusto ricordare che i comitati avevano invitato a partecipare tutti e 62 i sindaci dei territori funestati.

"La nostra è una protesta pacifica e apartitica – ha detto Luca Ballerini, portavoce del coordinamento –, perché gli alluvionati non hanno bandiere di partito. E la sicurezza del territorio è la prima cosa che chiediamo". A entrare nelle ‘pieghe’ della politica sono stati invece i due primi cittadini: "Fino a oggi – ha detto Tagliaferri – abbiamo visto soltanto i soldi destinati all’immediato sostegno, mentre i ‘famosi’ 66 milioni di cui si è parlato molto negli ultimi giorni, sono sempre tutti sulla carta, senza contare che tanti cittadini ancora non hanno visto neanche i primi 3.000 euro, la situazione deve sbloccarsi al più presto".

"E’ importante – ha aggiunto Calamai - che venga riconosciuta maggiore attenzione ai territori colpiti. Vogliamo risposte veloci sia sulle necessità degli interventi degli enti che devono essere realizzati nel nostro territorio, sia per le persone che hanno subito danni. E’ inconcepibile che ancora oggi non sia arrivato dal Governo un euro e non ci sia la certezza della copertura di tutte le somme urgenze".

"Assoluta disponibilità, sin dai primi giorni della prossima settimana, ad incontrare i rappresentanti dei comitati dei cittadini della Piana fiorentina, e in particolare di Campi Bisenzio", ha assicurato il governatore Giani.