STEFANO BROGIONI
Cronaca

La procura ha chiuso l’inchiesta. Sette indagati per la rissa al bar: "Fu un pestaggio violentissimo"

I fatti avvenuti nella notte tra il 28 e il 29 maggio scorsi. Coinvolto anche un minorenne. La ricostruzione dei carabinieri: due gruppi rivali dal locale “Il Sole“ si spostarono alla fermata “Resistenza“.

Il bar “Il Sole“, vicino al municipio, nelle scorse settimane ricevette anche un provvedimento di sospensione della licenza, oggi esauritosi

Il bar “Il Sole“, vicino al municipio, nelle scorse settimane ricevette anche un provvedimento di sospensione della licenza, oggi esauritosi

Ci fu una furibonda rissa al bar “Il Sole”, in via Francoforte sull’Oder, nel centro di Scandicci, la notte tra il 28 e il 29 maggio scorsi. Per quell’episodio, che sfociò anche nel provvedimento di chiusura temporanea del locale, ci sono ora sette persone che rischiano il processo. Il pubblico ministero Fedele La Terza ha infatti notificato in questi giorni gli avvisi di conclusione dell’indagine condotta dai carabinieri di Scandicci.

Un ottavo soggetto, di diciassette anni, che avrebbe anch’egli partecipato al violento parapiglia, sarà trattato dalla procura dei minorenni di via della Scala. Tutti e otto sono stati anche colpiti dal “daspo“, un divieto a tempo di frequentazione dei locali pubblici. Al termine della rissa, due persone residenti a Scandicci – un 32enne e un 47enne – dovettero ricorrere alle cure del pronto soccorso con prognosi di oltre un mese ciascuno. Secondo quanto ricostruito dai militari della compagnia di Scandicci, quella notte al bar iniziò una discussione fra due gruppi che si stavano intrattenendo nel locale. Il motivo che ha scatenato l’alterco resta un mistero. Tuttavia, dalle parole, i due gruppi passarono in breve tempo ai fatti: iniziarono a volare tavoli e sedie e soprattutto pugni. Dopo un primo tentativo di placare gli animi, mentre i gestori del locale richiedevano l’intervento del 112, i due gruppi si spostarono dal bar verso la vicina fermata della tramvia “Resistenza”. Qui, la rissa proseguì assumendo contorni sempre più violenti.

Le immagini immortalate dalle telecamere di sicurezza cittadine, hanno consegnato agli inquirenti le fasi di una convulsa scazzottata generale ma anche momenti di un vero e proprio pestaggio: anche quattro-cinque contro uno finito a terra, raggiunto da pedate anche alla testa. Tuttavia, anche chi ha avuto la peggio, dal punto di vista fisico, è stato ugualmente raggiunto dall’avviso di garanzia emesso dalla procura: essi, stando alle conclusioni dei carabinieri, soprattutto nella parte iniziale della rissa avrebbe avuto un atteggiamento “attivo e provocatorio” che avrebbe contributo alla degenerazione dello scontro. Ora, con le notifiche degli avvisi, ogni indagato avrà la possibilità di depositare memoria difensiva o di farsi interrogare dal pubblico ministero. Il prossimo passo della procura, altrimenti, sarà la richiesta di rinvio a giudizio.