
La polizia di Stato fiorentina ha celebrato ieri la festa del suo patrono San Michele Arcangelo con una messa officiata nella chiesa di Orsanmichele. La cerimonia è stata celebrata da monsignor Giancarlo Corti, vicario generale dell’Arcidiocesi della città, alla presenza del questore Maurizio Auriemma (nella foto, al centro fra Sara Funaro e Antonio Mazzeo), delle alte cariche locali di tutte le forze di polizia, nonché di altre numerose autorità civili e militari. Tra queste, il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, il prefetto Valerio Valenti, l’assessore Sara Funaro - in rappresentanza del sindaco Dario Nardella -, la dottoressa Angela Annese - in rappresentanza del presidente della Corte d’Appello -, il dottor Filippo Di Benedetto - in rappresentanza del procuratore generale della Repubblica -, il presidente della sezione giurisdizionale della Corte de Conti Angelo Bax, il presidente del tribunale Marilena Rizzo, nonché i consoli generali - nel capoluogo toscano - degli Stati Uniti e del Perù.
Gli uomini e le donne della questura di Firenze e di tutte le specialità della polizia di Stato della provincia si sono riuniti per un momento di condivisione, rivolgendo un pensiero commosso e sentito, come ha evidenziato il questore Auriemma, anche ai poliziotti caduti e ai loro familiari. Al termine della funzione religiosa il questore ha voluto rivolgere un particolare e affettuoso saluto, davanti a tutte le autorità presenti, a Roberto Sbenaglia, primo dirigente, che dal primo ottobre andrà in pensione.
Dopo la messa, nella Sala Cangiano della questura, il questore Auriemma ha consegnato personalmente, a nome del capo della polizia, le medaglie di commiato a sette poliziotti in pensione, tra i quali anche Sbenaglia.
Sono stati anche consegnati dei riconoscimenti premiali a poliziotti che si sono particolarmente distinti in operazioni di pg anche internazionali e di soccorso pubblico: 2 Encomi Solenni (Volanti e Squadra Mobile), 1 Encomio (Mobile), 15 Lodi (Mobile, Polposta, Volanti).