REDAZIONE FIRENZE

La piccola Srl e la maxi truffa

La società scelta da Estar per i ventilatori polmonari si occupa di commercio on line. Intascati 7 milioni

FIRENZE

’Che ci azzecca?’ una piccola srl con una fornitura da 7 milioni di dispositivi ospedalieri? Se lo sono chiesti anche i pm, che indagano sulla truffa dei ventilatori polmonari pagati ma non ricevuti dall’Estar. A confermare perplessità sull’operato del bancomat regionale della sanità, arriva anche una scoperta, cristallizzata in un’interrogazione, dei consiglieri regionale di "Si Toscana a Sinistra".

Da una visura, hanno accertato che la lombarda "Assoservizi" di Giovanni Mondelli, la società che in piena emergenza Covid-19 è stata individuata, senza gara, per la super fornitura destinata ai reparti covid, si occupa prevalentemente di commercio on line. A questa società, Estar ha pagato in anticipo i 7 milioni necessari per la partita. E i ventilatori da terapia intensiva non sono mai stati consegnati. Per questo episodio, oltre a Mondelli - indagato per inadempienza in pubbliche forniture -, sono stati iscritti nel registro degli indagati della procura fiorentina anche il direttore generale di Estar, Monica Piovi, e la funzionaria Marta Bravi, per due presunti "falsi" in altrettante delibere, attestanti che non c’era più bisogno dei macchinari proprio per il precedente acquisto, avvenuto in assenza di delibera. "Dalla lettura - dicono in una nota i consiglieri di Si Toscana - della visura camerale dell’azienda aggiudicatrice, a meno di omonimie che non ci risultano, della procedura d’urgenza, la Asso Servizi srl, si evince che essa si occupa prevalentemente di e-commerce, commercio in dettaglio on line di prodotti elettronici, computer, pc e software, ha un amministratore unico e nessun sindaco revisore o altro organo di controllo, e un capitale sociale di 2500 euro. Una società così e con queste competenze si aggiudica una commessa, con procedura d’urgenza, per materiale sanitario di altissimo valore tecnico per milioni di euro? Se colleghiamo a questo il fatto che invece non si è proceduto con il perfezionamento dell’altra procedura – di gara in questo caso, seppur ristretta – in merito all’acquisto di questi ventilatori, a cui avevano partecipato aziende assolutamente riconosciute come leader nel settore sanitario, i dubbi sulla vicenda si moltiplicano".

ste.bro.