REDAZIONE FIRENZE

La magia di un assolo creato da Sciarroni per Marta Ciappina

La collaborazione fra il coreografo e la danzatrice al centro dello spettacolo oggi e domani a Cango.

Un intenso assolo creato dal coreografo Alessandro Sciarroni - Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2019 – per la danzatrice Marta Ciappina. Ecco "Op. 22 No. 2" oggi e domani (ore 20) a Cango (Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni in via Santa Maria) per la rassegna "La democrazia del corpo". Stasera, dopo lo spettacolo, è previsto l’incontro con i protagonisti dello spettacolo, coordinato da Alessandro Iachino. "Op. 22 No. 2", commissionato a partire da un’idea di Emanuele Masi per BolzanoDanza, è ispirato al poema sinfonico del compositore finlandese Jean Sibelius, "Il cigno di Tuonela", ed è basato sul poema epico Kalevala della mitologia finlandese. La musica qui dipinge l’immagine di un cigno mistico che nuota intorno a Tuonela, l’isola dei morti. Il protagonista Lemminkäinen è incaricato di ucciderlo, ma sulla strada è colpito da una freccia avvelenata e muore. Da qui Sciarroni costruisce un intenso ritratto femminile sul corpo che sfida le avversità. Il solo coreografico è interpretato da Ciappina, con la quale Sciarroni collabora da anni. "Alessandro scrive una figura femminile agghindata di piume affilate e dotata di unghie limate. Eppure, nascosti dal luccichio di un presunto vigore, gli occhi appaiono ridotti a una sottile fessura, l’eloquio zoppicante al cospetto della morte, la pelle tremolante. Non sono forse io? Ex bambina che ha ridicolizzato la vita sfidando gli eventi con frecce viola. Lo scrittore si avvicina, comprende e non teme. La felicità è afferrata" dice la danzatrice.

Barbara Berti