
La magia dei libri ad alta tensione Paoli vince il Premio Artusino
"Per un romanzo che offre una visione contemporanea di un periodo complesso del nostro passato recente mai del tutto affrontato e risolto. Il suo personaggio protagonista, un giornalista fiorentino, si aggira in una città viva e attuale su cui si staglia la silhouette inquietante di Gotham. Una storia avvincente resa ancora più credibile dall’esattezza dei particolari". Questa la motivazione con cui, venerdì sera a Cerbaia, lo scrittore e giornalista de La Nazione Gigi Paoli ha vinto la seconda edizione del Premio Artusino, dedicato alla ’letteratura di tensione’: gialla, noir, thriller, tipica e atipica, ortodossa e contaminata. Ma soprattutto "buona letteratura", come dice Paolo Mugnai, ideatore del premio e giurato del riconoscimento assieme a Leonardo Gori, presidente di giuria, Luigi Bicchi, Alessandra Fineschi (per il gruppo di lettura ’Leggo letteratura contemporanea’) e Francesca Tofanari.
Paoli ha ricevuto il Premio Artusino (una targa e una copia del celeberrimo libro di Pellegrino Artusi "La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene") grazie al suo ultimo romanzo ’Diritto di sangue’, quinto capitolo della serie noir edita da Giunti, che si svolge a Firenze e ha come protagonista il giornalista Carlo Alberto Marchi: un romanzo che, attorno all’indagine su alcuni omicidi, affronta anche il tema complesso del ruolo delle Brigate Rosse a Firenze.
La cerimonia del premio Artusino si è svolta venerdì sera a Cerbaia, all’interno dell’omonimo ristorante, ed è stato Marco Vichi, vincitore della prima edizione, a consegnare il riconoscimento nelle mani di Paoli. Il Premio Artusino – che in appena due anni di vita ha nel suo albo d’oro autori di primo piano come Vichi e Paoli (che a giugno saranno in libreria con nuovi libri, rispettivamente il 20 e il 7) – si avvia così a diventare una realtà importante non solo locale, centro di aggregazione di scrittori e lettori, nel nome di un’idea di letteratura che unisce divertimento e impegno. Applausi, alla fine, a tutti: al vincitore, ma anche agli altri finalisti Silena Santoni, Andrea Gamannossi e Massimiliano Scudeletti.