"La Firenze male" – il libro uscito nel 2015 che raccontava l’antitesi della cosidetta ‘Firenze bene’, uno spaccato di vita giovanile dietro la quale il marcio scorre a fiumi – era stato all’epoca un vero fenomeno editoriale. Una sorta di "Le mille luci di New York", ironico e avvincente, sulle rive dell’Arno. E oggi i due autori – Giulia Carnesecchi, 33enne laureata in lettere moderne, e Lorenzo De Santis, 41 anni, procuratore di calciatori in continua ascesa e opinionista sportivo – calano il bis, pubblicando quello che è a tutti gli effetti uno spin-off del libro del debutto. S’intitola "Verranno i nostri sogni" (Robin&sons, già ordinabile on line) e ruota intorno al personaggio di Ricky, un giovane inquieto perennemente in lite con se stesso, che decide di trasferirsi a Londra per rimettere in ordine la propria vita. Qui cerca d’intraprendere uno stile di vita più virtuoso, condizione che viene incarnata da Lilith, incontrata per caso e della quale sembra innamorarsi, pur costretto a fare i conti con i fantasmi del passato, impersonati da Elle. E il libro si trasforma in un viaggio onirico scandito da una sequenza ininterrotta di notti bianche e giorni neri che ci ricorda come siamo in grado di vivere ovunque e di sopravvivere a tutto, tranne che a noi stessi. "Perché in fondo – scrivono Carnesecchi e De Santis – nessun sogno è mai soltanto un sogno. Forse perché nulla accade prima di essere stato un sogno". Per entrambi, un’altra scommessa editoriale di sicuro successo.