La classe operaia va a leggere libri

Da oggi a domenica va in scena il primo festival di letteratura working class nello stabilimento della ex Gkn

La classe operaia va a leggere libri
La classe operaia va a leggere libri

"Rompiamo l’assedio, una spallata dopo l’altra, perché tanto dipende da come la si racconta la storia e la classe lavoratrice deve riprendersi la parola, deve riprendersi tutto". Così i lavoratori ex Gkn - ora Qf in liquidazione - presentano il primo festival internazionale di letteratura working class che si terrà allo stabilimento di via Fratelli Cervi da oggi a domenica 2 aprile. A organizzarlo le stesse tute blu insieme alla casa editrice Edizioni Alegre, la Soms Insorgiamo, con la collaborazione di Arci Firenze e la direzione artistica di Alberto Prunetti, direttore della collana Working Class di Alegre. "Regaliamo a Campi e alla provincia di Firenze un evento culturale autorevole e di grande spessore che deve continuare a esistere anche indipendentemente da Gkn. Questo festival deve diventare un evento culturale fisso, che metterà Campi sulla cartina d’Europa", sostiene il Collettivo di Fabbrica. "Si tratta del primo festival di letteratura working class nel nostro paese, a livello mondiale c’è solo il precedente di Bristol nel 2021", commenta la casa editrice Alegre. "La letteratura working class, solitamente bistrattata dai grandi marchi, si sta imponendo a livello internazionale e in Italia". Nella tre giorni letteraria, all’ex fabbrica di semiassi arriveranno autori internazionali come D. Hunter, Cynthia Cruz, Anthony Cartwright e Cash Carraway e ospiti italiani come Simona Baldanzi, Claudia Durastanti e Wu Ming 1. Ci saranno proiezioni, spettacoli teatrali, reading, proiezioni cinematografiche e uno ’spazio prole’ per i bambini, "non un parcheggio" ma una serie di iniziative culturali e politiche per rendere partecipi anche i più piccoli", precisano gli organizzatori. Sul fronte della vertenza poche novità. "Continuiamo a portare avanti la reindustrializzazione dal basso. Abbiamo avuto incontri anche in questi giorni per i progetti legati alle cargo-bike e al fotovoltaico e batterie di ultima generazione", dice Matteo Moretti della Rsu. "Il crowdfunding lanciato per la fabbrica socialmente integrata ha già superato i 50.000 euro. Manca solo la volontà politica: abbiamo scritto al Mimit, ancora nessuna risposta, vogliamo riprendere quanto prima il tavolo interrotto il 9 marzo. Dalla proprietà nessuna comunicazione, il tempo scorre, siamo sempre senza stipendio e ogni giorno qualche collega è costretto a lasciarci".

Barbara Berti