
di Sandra Nistri
Entro il 30 settembre dovranno essere avviati i lavori da parte dell’azienda Usl per la realizzazione della Casa della Comunità di Sesto in viale Ariosto, opera con una previsione di spesa di 8 milioni e 400mila euro, finanziata, in parte, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le opere in ponte dovranno essere concluse entro il 31 dicembre 2025 con il collaudo fissato entro il 30 aprile 2026 e l’attivazione del presidio socio sanitario entro il successivo 31 maggio. Una volta realizzata la struttura sarà stipulato un contratto di comodato d’uso gratuito con la Società della Salute per l’utilizzo di una porzione di immobile per garantire l’integrazione con i Servizi sociali.
Un cronoprogramma preciso quello contenuto nel documento che Azienda Asl Toscana Centro, Comune di Sesto e Società della Salute firmeranno come revisione dell’accordo integrativo sul progetto del nuovo distretto siglato nel 2018. L’atto prevede anche che, entro il prossimo 20 marzo, sia effettuata la stipula notarile di costituzione del diritto di superficie. Il Comune, infatti, si è impegnato ad estendere la concessione a titolo gratuito del diritto di superficie alla durata di 99 anni all’Azienda Usl per l’area dove sarà realizzata la Casa di comunità. Tra gli impegni invece della Società della Salute quello di avviare un confronto con la Medicina generale per dare concretezza al trasferimento nella futura struttura di medici di medicina generale con l’attivazione di ambulatori e a individuare, di concerto con la Asl, i servizi che saranno presenti all’interno della Casa di Comunità. Non è la prima volta che vengono messe ‘nero su bianco’ date relative al distretto previsto in viale Ariosto e in più occasioni anzi è stata annunciata la partenza di lavori poi, in effetti, mai scattata: in questo caso, però, dato che le opere in ponte dovranno essere in ogni modo in attività entro il 2026 l’intervento, sulla carta da oltre vent’anni, dovrebbe finalmente prendere il via. "Si tratta in pratica – spiega l’assessore alle Politiche sociali e presidente della Sds Fiorentina Nord Ovest Camilla Sanquerin – del primo lotto dei lavori per il nuovo distretto socio sanitario che non comprende però solo la prima ala ma anche il collegamento con il futuro secondo lotto.
Le funzioni che erano state annunciate per la prima struttura dovranno essere in parte modificate perché, all’interno delle Case di comunità, devono essere inseriti servizi con particolari requisiti richiesti dalle disposizioni per questo tipo di strutture: ad esempio i medici di medicina generale e i servizi di continuità assistenziale. Quindi alcuni servizi già annunciati durante la presentazione del progetto, l’anno scorso, saranno confermati mentre altri dovranno subire modifiche". Al momento non si conoscono invece i tempi per la realizzazione del secondo lotto del polo sanitario che stando a quanto annunciato nel 2022 dovrebbe accogliere fra l’altro, il Cup, l’accettazione prelievi, i consultori, il servizio infermieristico: "L’azienda Usl dovrà fare una proiezione – prosegue Sanquerin – e capire l’entità delle risorse necessarie per costruire questa parte, per quanto ci riguarda stiamo continuando ad invitare l’azienda a attivarsi proprio nel reperimento dei fondi perché la realizzazione delle due strutture sia, se non contestuale, almeno più ravvicinata possibile".