
La capitale dei treni pedonali. In città arriva il raduno nazionale
Sesto come capitale dei ‘treni pedonali’. Il prossimo sabato il territorio sestese ospiterà infatti il raduno nazionale dei gruppi "MuoviComune", proposta che prevede camminate a ore del giorno e velocità diverse su percorsi prestabiliti che diventano, in un certo senso, veri e propri binari. Obiettivo dichiarato dell’incontro quello di confrontarsi su iniziative e progetti delle diverse realtà operanti in tutta Italia e lo scambio di idee non poteva che avvenire durante una passeggiata che coinvolgerà 60 partecipanti di Sesto e altri 40 referenti provenienti da altre regioni. Il percorso scelto non è uno di quelli già utilizzati dalla ‘metropolitana pedonale’ ma un itinerario di circa 9 chilometri che toccherà alcuni dei luoghi più significativi citati nel Pinocchio di Carlo Lorenzini e che appartengono, o appartenevano, al territorio sestese: il ritrovo è fissato intorno alle 9 in Largo V Maggio, alla passeggiata seguirà il pranzo, un momento di discussione e, nel pomeriggio, una visita alla tomba etrusca della Montagnola a Quinto Alto. "Siamo molto contenti che Sesto sia scelta come sede di questo raduno nazionale – dice Andrea Sanquerin referente di Muovi Sesto – sia perché si trova in una posizione baricentrica sia perché l’esperienza da noi sta andando bene. Abbiamo deciso di approfittare dell’occasione per non limitarci ad una camminata su un percorso già collaudato ma di mostrare invece a chi arriverà da fuori una serie di luoghi e curiosità che non sono conosciuti da chi non vive qui". In attesa del raduno, intanto, il bilancio dell’attività di Muovi Sesto è più che positivo: sono due i binari attivi dopo l’inaugurazione di quello che tocca il quartiere di Padule, il Neto e il Campo sportivo e otto treni in totale formati con quello con partenza dalle 21 dal Comune che ha ormai battuto ogni record di partecipanti: "La particolarità di Sesto – sottolinea Sanquerin – rispetto ad altre realtà è che la titolarità diretta del progetto è della Società della Salute e del Comune, questo, in un certo senso, gli dà un bollino di garanzia e di relazione con i medici di famiglia".