
"Dopo i fatti di Firenze non ho dormito per due notti, ho pensato di aver sbagliato io per come ho reagito". Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, è stato vittima di un atto di razzismo in occasione della gara tra partenopei e Fiorentina. Apostrofato con parole irripetibili da un tifoso viola. "Mi dispiace tanto, mi hanno chiamato molte persone da Firenze per perdonare questa persona e incontrarlo - continua Koulibaly –. Per me non ci sarebbe problema, anche per capire cosa gli sia passato per la testa. Voglio andare avanti in questa lotta al razzismo e spero che potremo migliorare". Le parole del difensore senegalese, però, non sono cadute nel vuoto, anzi. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha preso la palla al balzo, e in prima persona si vuole far promotore dell’incontro tra Koulibaly e il tifoso.
L’obiettivo del primo cittadino sarebbe quella di trasformare l’evento negativo in un motivo di crescita e arricchimento sociale. L’idea, infatti, sarebbe di far incontrare i due in una scuola, con lo scopo di portare un messaggio nuovo, assolutamente anti razzista, e che condanni i fatti avvenuti allo stadio Franchi.
Nel frattempo anche la Fiorentina si è mossa con forza per dare un segnale a tutto il mondo del calcio italiano. Il tifoso che ha offeso Koulibaly all’uscita dal campo, infatti, è stato prontamente individuato dalla società viola, in piena collaborazione con le autorità. La Fiorentina ha sempre avuto un occhio di riguardo nella lotta al razzismo nel mondo del pallone, e anche la sanzione è stata esemplare. Il trentenne ha ricevuto infatti un daspo di 5 anni, durata massima della misura applicabile a chi risulti incensurato; il tifoso è stato segnalato alla società calcistica della Fiorentina per l’adozione di adeguati provvedimenti relativi alle violazioni del regolamento d’uso dello stadio.
Il rapporto tra Koulibaly e la società viola, dopo il brutto gesto dei tifosi, è subito stato forte, con il direttore generale della Fiorentina Joe Barone che in prima persona ha portato al senegalese le scuse della città e di tutta la tifoseria sana presente al Franchi.
Iacopo Nathan