Firenze, 10 giugno 2025 – “Sono passati due anni, però per me no, è come se fosse successo ieri. E ricordo di mia figlia il mio primo pensiero la mattina, quindi per me non è facile”. A dirlo è Katherine Alvarez Vasquez, la mamma di Kata, la bambina scomparsa il 10 giugno 2023 all'età di cinque anni, dall'ex hotel Astor di Firenze, in via Maragliano, allora occupato da oltre un centinaio di persone. Oggi la piccola è stata ricordata con un piccolo presidio promosso dall'associazione Penelope proprio davanti all'ex albergo. “La mia idea è che Kata in qualche maniera sia stata portata via da qualcuno lì dentro e probabilmente venduta”, perché in tutto questo tempo non ha mai ricevuto nessun segnale, neanche una telefonata.

“C'è questa omertà da parte di tutte le persone che abitavano lì dentro e quindi di mia figlia non so niente”, le parole ripetute dalla donna con la voce rotta dalla commozione. “La risposta è qui dentro, però mia figlia non è qua. Sono molto nervosa”, ripete Katherin che rilancia un appello affinché chi sa qualcosa lo riferisca agli inquirenti.
"Penso che non sia nemmeno necessario dirlo, dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e parlare con la verità, quello che sanno, quello che hanno sentito”. La mamma di Kata si dice sicura che “sia stata presa da qualcuno lì dentro”, pur non avendo “niente in concreto”, anche perché “prima che lei scomparisse mi hanno offerto dei soldi andare via da questo hotel”.
La donna sottolinea come "non possiamo neanche escludere la pedofilia. So che è dura, non ho parlato mai di questo perché mi fa male e non vorrei pensarci” e chiede che “la stessa attenzione che hanno messo sulla mia famiglia, sul mio cognato, mio fratello”, venga messa su tutte le altre ipotesi, “perché mia figlia non può essere dimenticata. Io ogni giorno mi alzo per lottare perché voglio ritrovare la verità, non voglio vendetta, voglio trovare la verità".