
Una manifestazione per Kata e, nei riquadri, le due immagini diffuse dalla Procura: a sinistra Kata quando è scomparsa, a destra una elaborazione digitale di come potrebbe essere oggi
Firenze, 5 giugno 2025 – A quasi due anni dalla sua sparizione arriva un nuovo appello riguardo alla scomparsa di Kata. La Procura di Firenze, guidata da Filippo Spiezia, ha diffuso due immagini della piccola Mia Kataleya Chicllo Alvarez, per tutti Kata, la bambina che è svanita nel nulla il 10 giugno 2023 dall’ex hotel Astor di via Maragliano. Una foto ritrae la piccola sorridente, è un’immagine che risale al tempo della sparizione; l’altra è una elaborazione digitale di come potrebbe apparire oggi. "Immagini divulgate – spiegano dalla Procura – perché chiunque sia in possesso di utili informazioni per consentire l’eventuale rintraccio della bambina possa segnalarle al reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Firenze al numero 055.2061”.
Le indagini vanno avanti
Dal giorno della scomparsa, non si sono mai fermate le indagini sulla sparizione di Kata, con l’ipotesi di reato di sequestro di persona. Indagini che hanno battuto piste in Italia e all’estero. Prosegue anche l’analisi delle tante informazioni raccolte: immagini, tabulati di traffico telefonico, testimonianze. E non sono mancate le segnalazioni – tante – di chi sosteneva di averla vista, sia in Italia che fuori dai confini nazionali, segnalazioni che hanno richiesto puntuali verifiche ma che finora non hanno portato a riscontri positivi.
I punti fermi
Ci sono tre punti fermi che costituiscono l’ossatura delle ricerche.
Il primo è che Kata fu portata fuori dall’ex Astor di via Maragliano. I riscontri dentro alla struttura sono stati tanti e molto approfonditi: dalla ricerca di tracce biologiche a quelle effettuate con i cani molecolari a quelle effettuate con i reparti specializzati dei carabinieri. Attività che hanno escluso, dalla prima all’ultima, che il corpo di Kata fosse rimasto dentro all’ex hotel.
Il secondo punto fermo è che Kata non è uscita dai varchi di ingresso dell’ex Astor, perché i video delle telecamere di sorveglianza hanno portato a escludere che sia passata dagli accessi di via Boccherini o di via Maragliano.
Il terzo punto è in realtà un’ipotesi, quella considerata più accreditata: che Kata sia stata portata via da una strada secondaria, non monitorata da telecamere, e le indagini hanno individuato due possibili vie di fuga che secondo gli inquirenti potrebbero essere state percorse, in linea teorica, da persone adulte e una bambina. In particolare si pensa che la strada seguita possa essere stata questa: dal piazzale interno della struttura, scavalcando il muro di cinta, attraverso l’area condominiale dei palazzi a fianco dell’ex Astor fino a via Monteverdi.