Ing O. Fiorentini, confermato il trasferimento a Castel San Pietro. La Fiom: “La proprietà ci ripensi”

L’azienda è leader nella progettazione e produzione di macchine per la pulizia industriale e a Firenzuola conta oggi 80 dipendenti

Una manifestazione dei lavoratori della Fiorentini

Una manifestazione dei lavoratori della Fiorentini

Firenze, 12 gennaio 2024 – Non c’è stata la svolta nella vicenda  della Ing. O. Fiorentini, azienda leader nella progettazione e produzione di macchine per la pulizia industriale che a Firenzuola conta oggi 80 dipendenti. Come scrive la Fiom Cgil in una nota “nessun ripensamento sul trasferimento a Castel San Pietro Terme (in provincia di Bologna) della produzione”.  Non hanno dato esito positivo, dunque, gli incontri sollecitati da Fiom e Rsu, con le istituzioni nella sede della Regione Toscana. “In prima seduta – scrive la Fiom – l’amministratore della società, il dottor Alessandro Fiorentini prese atto dell’impegno delle istituzioni nella ricerca delle risorse necessarie al mantenimento delle strade ed al ripristino della viabilità anche intervenendo con la Regione Emilia Romagna e rivalutò quindi la possibilità del mantenimento della fabbrica nel sito di Piancaldoli”. Il 15 dicembre si sarebbe dovuta tenere la seconda seduta, “ma con una mail dell’ultimo momento l’amministratore comunicava la sua decisione di non poter accettare alcun protocollo d’intesa con le istituzioni motivando la scelta con una serie di ripensamenti”. La nota della Fiom continua: “Sindacato, Regione Toscana ed Emilia Romagna, Città Metropolitane di Firenze e Bologna e Comune di Firenzuola sono ancora pronti a fare la propria parte. Le istituzioni hanno già messo a disposizione ingenti risorse economiche e tempi certi per la risoluzione dei problemi di viabilità e quindi per la risoluzione dei problemi che Fiorentini adduce a supporto della decisione di trasferire l’attività. La decisione dell’azienda andrebbe non solo a peggiorare le vite dei lavoratori ma avrebbe importanti ricadute sul tessuto economico e sociale del territorio montano".

Antonio Puoti della Fiom Cgil e la Rsu commentano: “L’azienda ci aveva posto un problema di logistica e precarietà del territorio appenninico che necessita di interventi su entrambi i versanti. Noi, insieme alle istituzioni, ci siamo adoperati per trovare delle soluzioni, ma l’azienda si è svicolata nuovamente. Come parti sindacali non abbiamo mai voluto aprire uno scontro fine a se stesso ma insieme ai lavoratori abbiamo colto ogni occasione per proporre soluzioni. Chiediamo quindi all’azienda di rivedere e ripensare le proprie scelte e di presenziare a un tavolo di confronto con le Rsu e la Fiom per affrontare in maniera compiuta la situazione e trovare soluzioni che non impattino negativamente sui lavoratori e sul territorio. Nei prossimi giorni inoltre, insieme alla Fiom di Imola, chiederemo uno specifico incontro dove affrontare i tanti temi ancora irrisolti che riguardano i due stabilimenti di Piancaldoli e di Castel San Pietro”.