REDAZIONE FIRENZE

Incompatibilità, Pastorelli lascia

Il consigliere Pd Francesco Pastorelli si dimette per incompatibilità con Casa spa. Sarà sostituito da Susanna Della Felice. Altri casi in verifica. Polemiche sulla strumentalità delle accuse.

Le sue dimissioni sono arrivate ieri. Alla fine, Francesco Pastorelli, consigliere Pd, messo di fronte all’aut aut del presidente del consiglio comunale, Luca Milani, al termine dell’iter di verifica sulla sua incompatibilità, ha scelto l’addio al consiglio. Il caso era scattato dopo che il rapporto professionale di Pastorelli con Casa spa (giudicato incompatibile col ruolo in consiglio) era stata messo all’attenzione della conferenza dei capigruppo. La conferma delle dimissioni è arrivata ieri proprio da Pastorelli. "Ho rassegnato le dimissioni – spiega – ritengo di aver sempre operato nella massima correttezza. Lo dimostra il fatto che prima di entrare in consiglio, in occasione del rimpasto di giunta del 2020, mi dimisi dal direttivo dell’associazione Nelson Mandela Forum che aveva in gestione l’omonimo impianto comunale". Per Pastorelli "rispetto al rapporto professionale con Casa spa resto convinto che vi fossero elementi tecnici per i quali non si rientrasse in una fattispecie di incompatibilità. Le relative norme sono infatti di stretta interpretazione poiché incidono sul diritto costituzionale di elettorato passivo e avevo chiesto un approfondimento tecnico sul punto. Il solo Pd, che ringrazio per essere una forza realmente garantista, ha sostenuto questa richiesta".

A subentrare a Pastorelli sarà Susanna Della Felice, avvocato, che già aveva fatto parte dell’assemblea di Palazzo Vecchio nella precedente consiliatura. Intanto lunedì nella prossima capigruppo potrebbe essere chiesto di mettere all’ordine del giorno le verifiche su altri casi di presunta incompatibilità segnalati dal capogruppo della Lega, Federico Bussolin e riguardanti i consiglieri Laura Sparavigna (relativo a un incarico nella giunta Uisp) e Donata Bianchi (realativo a un incarico all’Istituto degli Innocenti). Una mossa giudicata strumentale dal capogruppo dem, Nicola Armentano. "Gli attacchi, arrivati in maniera anonima – sono esclusivamente strumentali. Le accuse sui presunti conflitti di interesse sono solo demagogiche. A ridosso delle elezioni pensavamo avessero argomenti concreti su come amministrare la città. Siamo indignati di questo modo di fare politica".