Villa Arrighetti, in cui da tempo ha sede l’associazione Artemisia, "è un immobile di proprietà della Città metropolitana di Firenze in cui sono stati eseguiti lavori di ammodernamento e di ristrutturazione negli anni scorsi". Da un documento della Metrocittà, segnala Alessandro Draghi, consigliere di Fratelli d’Italia in Comune, "si evince che l’incarico di seguire i lavori e di effettuare la pratica di agibilità era stato affidato dall’associazione all’architetto Renzo Funaro, padre della sindaca di Firenze". Sul caso, Draghi, aveva presentato un’interrogazione i primi giorni di agosto.
La risposta arrivata due giorni fa al consigliere: il Comune non ha competenze sull’immobile e i fatti risalgono in un periodo compreso fra il 2016 e il 2023, quindi non riguarderebbero l’amministrazione attuale. "Della vicenda – commenta ancora Draghi – però una cosa mi lascia perplesso. Dal momento che l’associazione Artemisia percepisce tutti gli anni cospicui contributi da decine di migliaia di euro sia dal Comune, che dalla Città metropolitana, l’aver scelto come professionista il padre dell’allora assessore al Welfare si configurava già come conflitto d’interesse? A maggior ragione adesso, se l’incarico fosse ancora in essere, che Sara Funaro è sia sindaca di Firenze che della metrocittà".
Sul caso prova a fare chiarezza la stessa associazione Artemisia. "Nessun compenso – replicano dall’associazione – è stato da Artemisia corrisposto all’architetto Renzo Funaro". I lavori di restauro di una porzione di villa Arrighetti di proprietà della Metrocittà, sempre secondo Artemisia, sono stati possibili grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze. "I locali – proseguono – così restaurati sono oggi in uso ad Artemisia per i colloqui di sostegno, tutela ed accompagnamento delle oltre 1.100 persone in situazioni di violenza che chiedono aiuto all’associazione Artemisia. Per la predisposizione di ogni attività connessa alla realizzazione del Progetto la Fondazione CR Firenze ha selezionato l’architetto Funaro, insieme ad altri professionisti del settore, a cui ha affidato a proprie spese appositi incarichi professionali".