REDAZIONE FIRENZE

In Honduras per imparare a tutelare le piante

Cosimo Menichetti è il primo studente della facoltà di agraria di Firenze a vivere il progetto di scambio col Paese sudamericano

Obiettivo, fare qualcosa di concreto per il pianeta. E’ questo desiderio che ha spinto Cosimo Menichetti, 25enne di Sovigliana, a iscriversi 3 anni fa alla facoltà di Scienze Forestali a Firenze. Da Vinci all’America Centrale il passo è stato ’breve’. Cosimo infatti ha appena preso un volo per La Ceiba, una città dell’Honduras per fare un tirocinio universitario, che lo terrà lontano da casa per 6 mesi. Una sfida accettata, la sua. Quando ha dovuto scegliere dove andare a preparare la tesi, l’ex studente dell’Iti Ferraris Brunelleschi di Empoli ha deciso di non rimanere in Europa. "La flora delle foreste dell’America Centrale è preziosa e tutta da scoprire". E cosi Menichetti è il primo studente nella storia della facoltà di Agraria di Firenze ad andare in Honduras per studiare le amate piante. "Sono al terzo anno e qui nel Mar dei Caraibi effettuerò le mie ricerche per la tesi di laurea. Tra isole, montagne e foresta, avrò l’occasione di studiare da vicino almeno una delle 8 popolazioni indigene maya che hanno mantenuto le proprie abitudini, gli usi, le tradizioni ed i costumi. Grazie ad un progetto in collaborazione con l’università, aiuterò questa popolazione che venera la foresta a preservare l’habitat". Da sempre appassionato di risorse rinnovabili, l’ambito ambientale è la grande passione che ha portato lo studente così lontano. "Sono il solo universitario italiano al momento. L’unica collega a vivere la mia stessa esperienza è stata una ragazza dall’Università La Sapienza di Roma, prima del Covid. La possibilità da parte della facoltà di Firenze c’era da tempo ma nessuno ha avuto il coraggio di coglierla. Questo è il Paese col più alto tasso di omicidi al mondo, comprensibile un po’ di titubanza". Viaggiare per il giovane di Sovigliana è sempre stato un arricchimento. Dopo il diploma non è andato subito all’università: prima in fabbrica, poi il magazziniere ed il corriere di notte. Ha organizzato un viaggio in Africa ed è volato fino in Zambia a costruire una scuola aiutando una onlus del posto. Archiviata questa esperienza, è ripartito per l’Inghilterra per imparare bene l’inglese.

Ora, un altro tassello. "Il futuro? Cerco di vivere il momento ed agire per micro step. Non so dove mi porterà la strada. Sicuramente al mio rientro in Italia parteciperò ad un incontro per raccontare e condividere la mia esperienza con gli altri studenti, incoraggiandoli a sfruttare l’occasione messa a disposizione dall’università. Con il cambiamento climatico in atto, proposte di lavoro ce ne sono tante nel nostro settore. Bandi, progetti, l’importante è darsi da fare".

Ylenia Cecchetti