REDAZIONE FIRENZE

"In bici nel deserto. Torniamo a ballare"

Una "garbata provocazione" per rivitalizzare l’estate grigia, piatta, sottotono della Versilia? Citofonare ad Arturo Artom. Imprenditore-ingegnere visionario e vate delle...

Arturo Artom, ingegnere di giorno, re del cenacolo di sera e amante della Versilia

Arturo Artom, ingegnere di giorno, re del cenacolo di sera e amante della Versilia

Una "garbata provocazione" per rivitalizzare l’estate grigia, piatta, sottotono della Versilia? Citofonare ad Arturo Artom. Imprenditore-ingegnere visionario e vate delle telecomunicazioni di giorno, e di sera il re del cenacolo milanese a cui tanto piace "la villeggiatura" a Forte di Marmi.

Si sta per caso annoiando in quel di Forte?

"Mi sono autobattezzato un Evangelista del Forte, amo la Versilia, da 4 anni ci passo ogni estate, il mix che si respira tra cultura, divertimento, serate in spiaggia è unico. Ma..."

Ma?

"Da qualche giorno è calato un velo di tristezza fortissimo: fa impressione a sera percorrere in bici una landa deserta lunga 5-6 chilometri senza mezzo suono, al buio. Alla crisi degli ombrelloni aggiungo un problema: l’operazione a colpi di ordinanze anti-movida è andata bene, ma il paziente è morto. Per carità, legalità e sicurezza avanti a tutto. Ma a cena con esponenti d’amministrazione mi capita di sentirmi come i clienti alle prese coi tecnicismi forniti dalle compagnie telefoniche. Non si capisce niente delle spiegazioni. Il sindaco parla di imprenditori interessati ad aprire discoteche, ma il mercato è cambiato. Il ‘marmino’ doc o d’azione cerca altro".

Ovvero?

"Un caro amico al mio compleanno mi disse: “Auguri, ti mancano ancora venti estati buone”. Ho 59 anni, sfatiamo il falso mito del cliente medio che vuole abbrustolirsi come lucertole al sole senza un filo di musica. La verità è che alla gente piace ballare sotto le stelle. E alle 1 tutti a letto".

E quindi, caro sindaco le dico che?

"Con regole sane e condivise, facciamo tornare la musica sul litorale. Anche nei bagni, e non solo a Ferragosto. Il pensionato che brama il silenzio assoluto mica scappa se con moderazione si brinda e si balla alle sette di sera. Evviva i balli sulla battigia".

Francesco Ingardia