MANUELA PLASTINA
Cronaca

Addio Dina, signora di una volta. Nonna Impruneta se ne va a 108 anni

Applausi al funerale della Parronchi che da poco aveva spento le sue ultime candeline all’Opera Pia Vanni

Dina Parronchi

Impruneta (Firenze), 11 gennaio 2022 - Pochi giorni fa aveva soffiato sulla candelina di un traguardo davvero da pochi, sistemata sulla torta per celebrare i suoi 108 anni. Aveva festeggiato il suo compleanno in quella che da quando aveva 100 anni era diventata la sua casa, ossia l’Opera Pia Vanni di Impruneta, battendo le mani insieme agli altri ospiti, a tutti gli operatori e anche al sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei e al consigliere regionale Massimiliano Pescini (suo parente). Ieri in tanti hanno battuto di nuovo le mani a Dina Parronchi, nell’ultimo saluto durante il suo funerale. Classe 1913, nata in località Le Palaie a Mercatale il 18 dicembre 1913, seconda di tre sorelle, Dina era una donna forte. "Ha sempre lavorato nei campi – ricorda la nipote Barbara che con la sorella Cristina l’ha accompagnata nell’ultimo viaggio insieme a mamma Palmira e cinque pronipoti – e vissuto con noi, finché non ci siamo sposate. È stata una grande nonna". La vita l’aveva colpita duramente due volte: quando era morto l’amato marito Livio nel 1975 e quando nel 2003 aveva dovuto salutare anche il suo unico figlio Enzo.

Era rimasta comunque a vivere con la nuora Palmira per altri dieci anni, volendosi bene come madre e figlia. "Si era rimessa a camminare dopo una prima frattura del femore – ricorda la nipote -, così come dopo essersi rotta anche il secondo. Poi è stato necessario darle l’assistenza necessaria per la sua età e a cento anni si è trasferita all’Opera Pia. Si è trovata bene da subito: lei amava stare in compagnia e ha trovato ottima assistenza e amicizia. Lì è rinata perché stava in mezzo alla gente, poteva parlare e ridere, come le piaceva fare". Dina era un’appassionata di gite per la terza età: non ne saltava una ed era sempre tra i protagonisti. "In pullman prendeva il microfono e raccontava le barzellette – ricorda ridendo Barbara -. Era sempre di compagnia e di grande spirito".

Con lei se ne va un pezzo di storia del territorio, dove ha sempre vissuto. Spesso ricordava i tempi difficili delle due guerre e anche l’influenza spagnola. "Ha accettato la pandemia facendosi anche vaccinare. Le spiaceva non poterci vedere come prima se non tramite videochiamata, ma capiva e accettava. Aveva un gran voglia di vivere. Fino a qualche mese fa ci chiedeva cosa avrebbe fatto quando sarebbe invecchiata…" Lascia la sua famiglia e la sorella più giovane: Pierina Parronchi festeggerà tra pochi giorni i 102 anni nella sua San Casciano dove vive insieme alla figlia e al genero.