MANUELA PLASTINA
Cronaca

Il verdetto "Matassino? È un ponte sano"

I tecnici garantiscono per la salute della struttura. Ma scatta lo stop al transito dei mezzi più pesanti di ventisei tonnellate

Il verdetto "Matassino? È un ponte sano"

Il ponte Matassino è sano: i tecnici della Città Metropolitana a quasi sei mesi dai saggi eseguiti sull’unico fondamentale attraversamento dell’Arno tra Figline e Reggello, si sono espressi garantendo la salubrità dell’infrastruttura.

A 70 anni dalla sua costruzione, "non si evidenziano criticità dal punto di vista della tenuta del ponte". Ma vista l’età del ponte, è necessario comunque intervenire per eseguire opere di riqualificazione e di adeguamento alle nuove norme vigenti. E non sarà una passeggiata, visto anche che si tratta di uno snodo fondamentale per tutta la viabilità del Valdarno fiorentino e anche aretino.

Soprattutto visto che ancora del secondo ponte tanto agognato e atteso (il concorso risale al 2008), non v’è traccia, se non l’affidamento da parte della Città metropolitana dell’incarico di progettazione a un raggruppamento temporaneo di professionisti: dovranno presentare entro fine anno il progetto per un nuovo attraversamento da realizzare (chissà quando) 500 metri più in giù. Nel frattempo bisogna accontentarsi dell’unico ponte presente e in vista dei lavori valutare una viabilità alternativa per un’area già quotidianamente protagonista di code e traffico.

La Città Metropolitana è già a lavoro per assegnare a progettisti esterni lo studio di fattibilità degli interventi di manutenzione e adeguamento del ‘vecchio’ ponte con lavori che andranno affidati, eseguiti e conclusi entro il 2026, dicono da Palazzo Medici Riccardi. Alla presenza dei sindaci di Figline Incisa Giulia Mugnai, di Reggello Piero Giunti e di Castelfranco Piandiscò Enzo Cacioli, con la consigliera metropolitana Monica Marini e il sindaco Dario Nardella, i tecnici della Metrocittà hanno anche annunciato un’importante novità a partire dal 30 ottobre: il ponte non sarà più transitabile da mezzi superiori alle 26 tonnellate.

Un cambiamento relativo: questo tipo di veicoli rappresenta solo lo 0,5% del traffico che quotidianamente supera l’Arno in quel punto, una briciola rispetto ai circa 20 mila veicoli che di media passano sul ponte ogni giorno. La decisione di bloccare il transito ai mezzi così pesanti, garantisce Nardella, è solo precauzionale. "La sicurezza è l’obiettivo che stiamo perseguendo con controlli programmati e interventi all’interno del monitoraggio di 970 ponti di competenza della Metrocittà per una spesa da 1,3 milioni di euro". Soddisfatti i tre sindaci di zona per le "rassicurazioni ottenute, fondate sui monitoraggi e sulle puntuali indagini tecniche effettuate: ora possiamo fornire tutte le informazioni ai cittadini su uno snodo territoriale che suscita preoccupazione". Ora, auspicano Mugnai, Giunti e Cacioli, "è fondamentale velocizzare le alternative progettuali per la manutenzione del ponte, per partire prima possibile con gli interventi di adeguamento".