
Il momento della presentazione dell'armatura "Yank" in fase di restauro
Firenze, 16 maggio 2025 – Una corazza che racconta la storia, la memoria, l’identità di una città. Si è svolta ieri sera, presso il Palagio di Parte Guelfa, la cerimonia di presentazione del restauro dell’armatura “Yank”, che sta per tornare all’antico splendore grazie all’impegno del Rotary Club Firenze Lorenzo il Magnifico e che il Corteo della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino esporranno in via permanente nei suggestivi spazi dell’antico palagio, affiancata da un pannello esplicativo che ne racconta la storia.
L’evento, partecipato da autorità cittadine, rappresentanti delle tradizioni popolari e soci rotariani, è stato preceduto da una conferenza stampa nella Sala Brunelleschi. A prendere la parola sono stati Letizia Perini, assessora allo Sport, Giovani e Tradizioni Popolari del Comune di Firenze, Filippo Giovannelli, direttore del Corteo Storico, Antonio Marrone, capitano dei Bandierai degli Uffizi, il presidente del Rotary Club Firenze Lorenzo il Magnifico Raoul Masini e il governatore del Distretto Rotary 2071 Pietro Belli.
«È il decimo anno che il nostro club collabora con il Corteo della Repubblica Fiorentina – ha spiegato Masini – e ogni volta ci impegniamo in un restauro: armature, costumi, bandiere. Essere qui, in questo luogo simbolico per il nostro Calcio Storico, è il naturale corollario della nostra attività».
Un’armatura speciale, quella consegnata: di taglia molto piccola, risalente al 1931-32, conosciuta come “Yank” - dal nome della rivista americana che nel 1944 pubblicò la foto di un sergente del corteo fiorentino in armatura, ritratto tra due soldati americani in Piazza della Signoria. Un’immagine che è diventata simbolo della rinascita. L’armatura, dopo un restauro complesso e rispettoso della sua struttura storica, sarà esposta permanentemente nel Salone del Palagio, accompagnata da un pannello esplicativo.
«Un’armatura non è solo ferro – ha commentato l’assessora Letizia Perini – è un contenitore di anima, un simbolo di appartenenza. Ogni anno la nostra città si racconta anche attraverso gli eventi che tramandano le proprie tradizioni. Il Rotary ci aiuta non solo nella tutela, ma nella diffusione di queste tradizioni. Il mio ringraziamento va anche a Giovannelli e Marrone, che contribuiscono ogni giorno a mantenere vivo questo patrimonio». Il Governatore Rotary Pietro Belli ha espresso «gratitudine e ammirazione per un progetto che difende ciò che di più caro abbiamo: il nostro patrimonio. Che i soci rotariani continuino ad essere un esempio da seguire».
Filippo Giovannelli ha ripercorso i dieci anni di service del club: dal restauro degli abiti del maestro di campo alla riproduzione del costume del bandieraio dei Giudici e Notai, dai lucchi per i consoli delle arti al restauro delle 21 bandiere delle arti maggiori e minori, fino agli interventi più recenti sull’armatura. «Grazie a uno studio quinquennale condotto con la Soprintendenza – ha ricordato – il Corteo e il Calcio Storico sono oggi considerati beni culturali immateriali. Un riconoscimento che dà ulteriore valore al nostro operato». Antonio Marrone ha infine ricordato l’impegno fisico e simbolico dei volontari che indossano queste corazze. «Si parla di 25 kg, senza contare la spada. Il restauro, realizzato da una ditta specializzata di Reggello, ha rispettato ogni dettaglio, anche pensando che possa un giorno essere indossata di nuovo. Perché le tradizioni non sono pezzi da museo, sono corpi vivi che continuano a sfilare». La serata si è conclusa nella Sala dei Drappeggi, tra brindisi e ricordi, in un clima di condivisione e appartenenza. Un’armatura che torna a splendere, sì, ma anche un gesto che fa brillare Firenze.