IACOPO NATHAN
Cronaca

Il ritorno della movida nei locali "Ci siamo ripresi il Capodanno Ballo e legalità a braccetto"

Il coro dei gestori e proprietari di discoteche e pub: "Tanta gente e di varie età: una manna". Prezzi fra i 40 e i 60 euro, pubblico dai 18 in su. "Siamo più o meno ai numeri del 2019"

di Iacopo Nathan

"Poter tornare ad aprire le porte la notte di Capodanno è stata una manna dal cielo per tutti i locali". Il brindisi all’inizio di una nuova vita, più che al neonato 2023, arriva da chi gestisce i locali cari al popolo della movida. La notte di San Silvestro è senza dubbio la più lunga dell’anno, quella dei fuochi d’artificio, dei brindisi e dei festeggiamenti, tra party e musica.

Gli anni della pandemia avevano dato un forte ridimensionamento alle celebrazioni per il nuovo anno, visto che tra zone rosse, coprifuoco e chiusure, dal 2019 i locali e le discoteche sono stati privati di una delle serate più importanti dell’anno. "Siamo tornati ad avere un Capodanno come quello del 2019, finalmente – spiega Paolo Incerpi, dello Yab –. Possiamo solo essere felici, magari il numero di persone è stato leggermente inferiore, ma abbiamo diviso la serata tra cena e dopo cena, e entrambe hanno riscosso successo. L’ingresso alla serata costava 60 euro, abbiamo avuto un pubblico molto variegato, dai ventenni fino ai quarantenni. Capodanno è uno di quei momenti che maggiormente ci è mancato negli ultimi due anni, e siamo molto felici di aver potuto festeggiare nuovamente insieme".

Firenze, ovviamente facendo gli scongiuri date le novità che arrivano dalla Cina, si è riappropriata della sua vita notturna e dei suoi locali, specialmente quelli che da sempre hanno scandito i ritmi della movida cittadina. "E’ stata davvero una bella serata – racconta Riccardo Tarantoli, presidente Silb Firenze e titolare del Red Garter –, di quelle che ci hanno fatto rivivere le emozioni perse per colpa del Covid. La sensazione più bella è stato vedere tante persone che hanno voluto tornare a divertirsi come prima. Voglio sottolineare che il tutto si è svolto, in città, nella massima legalità, come sempre deve succedere quando i locali lavorano bene. Tornare a festeggiare la notte più lunga dell’anno è una di quelle cose che ci era mancata tanto e che adesso sa davvero di normalità".

"La gente ha dimostrato che aveva tanta voglia di tornare a ballare – aggiunge Marco Mannini, del Tenax –. C’è stata davvero una bella energia, fatta dalla gente che ha deciso di tornare a festeggiare qui da noi la fine dell’anno. Avevamo un pubblico ampio e vasto, dai 18 anni in su e senza limiti. Sono serate che ci vogliono, che fanno capire quanto ancora sia importante potersi divertire, come testimonia anche il fatto che non ci sia stato il minimo problema di ordine pubblico o di gestione. La nostra era una serata particolare, con ben sei dj di alto livello e di profilo internazionale, e il costo per entrare era di 40 euro a persona. Per noi Capodanno è sempre importante, ci porta ottimi numeri a livello sia di presenza che di incasso".

Un’opinione largamente condivisa. "Sono molto soddisfatto – conclude Andrea Bolognesi, dello Space Electronic –, perché siamo riusciti a riavere un Capodanno con molto pubblico, che è la cosa più importante. Abbiamo avuto un pubblico molto vasto, dai 20 in su fino agli adulti che hanno deciso di passare la fine dell’anno ballando. La cosa che davvero si percepiva era la voglia di divertirsi, mettendo da parte tutto il resto, come testimonia il fatto che non c’è stato il minimo problema e tutto è andato per il meglio. Credo che per tutto il settore dell’intrattenimento sia andato molto bene, c’era domanda e c’era offerta in città. Da noi la serata costava 60 euro, e abbiamo visto persone di tutte le età felici di venire a festeggiare, che è poi la cosa più importante".